Ieri 16 novembre 2009 in conferenza stampa il presidente della regione Campania Antonio Bassolino e Nicola Mazzocca assessore all’Università hanno reso pubblici i progetti di stanziamento fondi per la riforma di Università, Accademia delle Belle arti e Conservatori. Sessanta i milioni stanziati dalla regione distribuiti diversamente nei vari contesti.
Presenti i rettori Guido Trombetti dell’Università Federico II di Napoli, Francesco Rossi della Seconda Università di Napoli, Francesco De Sanctis dell’ Università Suor Orsola Benincasa, Gennaro Ferrara dell’Università Parthenope di Napoli, Filippo Bencardino dell’ Università degli Studi di Benevento e Raimondo Pasquino dell’ Università degli Studi di Salerno; Giovanna Cassese e Sergio Sciarelli rispettivamente direttrice e presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli; Achille Mottola, presidente del Conservatorio di Benevento; Luigi Napolitano, Vincenzo Sansone e Stanislao Di Lucia rappresentanti degli studenti del CUR (Comitato Universitario regionale).
Il presidente Bassolino ha incentrato il suo discorso sulla volontà di rendere sempre più competitivo il sistema universitario campano, promettendo ancora lo stanziamento di ulteriori 10 milioni di euro nella programmazione dell’anno 2009. “Dovremmo ispirarci a sistemi qualitativi quali gli Usa, la Cina che in questo possono insegnare mentre si assiste purtroppo ad un progressivo impoverimento di organi e fondi a Roma” – ha affermato il presidente.
In totale 70 i progetti trattati che vanno dall’abbattimento delle barriere architettoniche ad una riqualificazione delle strutture. Il Presidente ha sottolineato i vantaggi che studenti e ricercatori potranno trarre da questo arricchimento precisando, però, che i progetti approvati saranno costantemente sotto controllo per poterne effettivamente constatare la validità.
L’assessore Mazzocca ha concluso ringraziando innanzitutto la Giunta regionale grazie alla quale è stato possibile realizzare al meglio la programmazione. “Questa riforma è a 360°” – ha dichiarato, coinvolge indistintamente il mondo universitario, quello accademico e musicale. Questo stanziamento prospetta un salto verso il mondo del lavoro quindi un passo certamente avanti nella ripresa economica del nostro paese.
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