In occasione della giornata contro la pena di morte, oggi, lunedì 30 novembre, si svolge presso l’aula magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Catania, l’evento Città per la vita. Città contro la pena di morte, che la Comunità di Sant’Egidio organizza dal 2002, a sostegno della campagna contro la pena di morte. La data ricorda la prima abolizione della pena capitale: quella del Granducato di Toscana, il 30 novembre 1786.
L’iniziativa chiede ad ogni città un gesto visibile ai cittadini e al mondo in nome dell’abolizione della pena di morte. Un gesto quale l’illuminazione di un monumento significativo della città, si accompagna all’adesione alla moratoria universale da parte del Consiglio comunale e ad un impegno concreto nella sensibilizzazione della società civile. Circa 80 città hanno partecipato alla prima edizione nel 2002.
Oggi sono quasi mille, tra cui 55 capitali nei cinque continenti, le città che prendono parte a questa Giornata, con iniziative a carattere educativo e spettacolare che vedono coinvolti monumenti o piazze-simbolo e con interventi mirati alla sensibilizzazione dei cittadini.
A Catania, la Giornata sarà celebrata con l’incontro con Mario Flores, ex condannato a morte in Illinois. Nato nel 1965 a Città del Messico, Flores all’età di 7 anni emigrò con la sua famiglia a Chicago, Illinois. Andarono a vivere in un sobborgo povero e degradato della città. A 13 anni Mario, anche per evitare che frequentasse le gang giovanili presenti nel quartiere, venne mandato a frequentare una scuola privata. A 17 anni Mario era già uno dei migliori tuffatori dal trampolino, gareggiando con i migliori degli S.U. e sperava addirittura di partecipare ai Giochi Olimpici. Nonostante avesse raggiunto una certa fama come atleta Mario, provenendo dalle zone malfamate di Chicago, venne accusato dalla polizia di far parte delle gang.
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