Un Mezzogiorno nuovo

Il Centro Congressi dell’Università Federico II di Napoli ieri ha ospitato il convegno “Istituzioni e politiche per il Mezzogiorno”

Il Centro Congressi dell’Università Federico II di Napoli ha ospitato il convegno “Istituzioni e politiche per il Mezzogiorno” con la collaborazione della Banca d’Italia.
Attraverso i lavori di ricerca effettuati dalla Banca d’Italia, il convegno ha presentato la nuova politica regionale che utilizza il capitale sociale e l’interazione tra istituzioni e forze locali per l’intervento pubblico nel Mezzogiorno. “L’Università può dare tanto con lo studio e l’analisi perché il sud ha bisogno di un nuovo interesse intellettuale” ha dichiarato il magnifico Rettore della Federico II Guido Trombetti.
Sono state due le sessioni di lavoro organizzate nella giornata di studi: “Capitale sociale e crescita” e “Federalismo”. Nell’ambito della prima sessione presieduta da Lilia Costabile della Federico II, sono state esposte relazioni riguardo l’analisi del periodo 1951-2005 in tema di capitale sociale e crescita del sud. Alfredo Del Monte e Luca Pennacchio della Federico II hanno voluto dimostrare che le politiche di aiuti al Mezzogiorno non sono le cause della minor efficienza del sud rispetto al nord anzi, dall’analisi risulta che il problema è da collegarsi alla qualità degli interventi.
Senso civico nella tradizione storica e sviluppo economico locale sono gli argomenti di Guido de Blasco e Giorgio Nuzzo della Banca d’Italia. Dalla loro analisi risulta che le dotazioni di capitale sociale hanno effetti statisticamente significativi ed economicamente rilevanti per la produttività del lavoro, per l’imprenditorialità e per la partecipazione femminile al mercato del lavoro.
Nel pomeriggio la “Presentazione della ricerca della Banca d’Italia sul Mezzogiorno” seguita da una tavola rotonda moderata da Piero Barucci Autorità Garante della Concorrenza ed il Mercato a cui hanno partecipato il direttore della Banca centrale Salvatore Rossi, il presidente del polo SUS Massimo Marelli, il presidente di Confindustria Campania Giogio Fiore e Pietro Busetta dell’Università di Palermo.

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