La Sapienza apre le porte ai suoi futuri studenti

L’accoglienza del primo Ateneo romano è stata ben organizzata: tutte le Facoltà si sono presentate e messe a disposizione degli studenti interessati, con offerta di materiale informativo sui corsi di laurea triennali, magistrali e a ciclo unico, e con totale disponibilità nel rispondere alle domande dei ragazzi. Ogni Facoltà, separatamente agli stand informativi, predisposti alla comunicazione e all’incontro diretto tra responsabili e studenti, ha tenuto delle conferenze nell’Aula Magna del Rettorato per presentare in modo ufficiale e più tecnico la propria struttura, la propria storia, l’organizzazione amministrativa e quella didattica, i percorsi di studio e quelli di formazione.

L’accoglienza del primo Ateneo romano è stata ben organizzata: tutte le Facoltà si sono presentate e messe a disposizione degli studenti interessati, con offerta di materiale informativo sui corsi di laurea triennali, magistrali e a ciclo unico, e con totale disponibilità nel rispondere alle domande dei ragazzi.
Ogni Facoltà,  separatamente agli stand informativi, predisposti alla comunicazione e all’incontro diretto tra responsabili e studenti, ha tenuto delle conferenze nell’Aula Magna del Rettorato per presentare in modo ufficiale e più tecnico la propria struttura, la propria storia, l’organizzazione amministrativa e quella didattica, i percorsi di studio e quelli di formazione.
Nelle presentazioni, inoltre si è rivelata l’importanza e la possibilità dello studente di crearsi, a partire dall’Università stessa, un ponte per il mondo del lavoro, come se gli anni di studio universitario fossero un percorso che accompagna e assiste lo studente dal primo esame fino alla laurea e oltre, stage e introduzione nel mondo professionale compresi.
I principali dubbi espressi dai ragazzi hanno riguardato le procedure per l’iscrizione, con domande specifiche su tempi e modalità, ma anche le differenze tra Facoltà con affinità disciplinari che possono confondere chi è ancora estraneo alle peculiarità dell’Ateneo, ad esempio “Qual è la differenza tra la Facoltà di Psicologia I e quella di Psicologia II?” o anche tra Lettere e filosofia e Scienze Umanistiche, per citare due delle domande più frequenti.
Dunque la partecipazione delle future matricole, ma anche degli studenti già laureati e interessati al proseguimento del percorso di studi e degli studenti provenienti da Atenei, non è mancata e con essa neanche la voglia di chiarezza riguardo le nuove regole dettate dalla Riforma in atto e la curiosità di capire un mondo nuovo e così complesso, come quello universitario e in particolare come quello della Sapienza, per chi vi si affaccia per la prima volta.
Maria Francesca Luziatelli

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