Università, la riforma in aula. E fuori continuano le polemiche

Mentre la riforma dell’università è in discussione al Senato, le polemiche sul testo del ddl non sembrano affievolirsi. Spariscono i dipartimenti di italianistica. Lo denuncia il senatore Mauro Ceruti (Pd). «Altro che semplificazione: più burocrazia. Altro che Autonomia: più norme centraliste. La vittima? Il Merito! In questo caso – osserva – l’abolizione dei Dipartimenti di lingua e cultura nazionale in tutti gli atenei italiani. Saremo l’unico Paese dell’Occidente a non avere Dipartimenti di lingua e letteratura italiana. Proprio un bel modo – conclude Ceruti – di celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia».

Mentre la riforma dell’università è in discussione al Senato, le polemiche sul testo del ddl non sembrano affievolirsi.
Spariscono i dipartimenti di italianistica. Lo denuncia il senatore Mauro Ceruti (Pd). «Altro che semplificazione: più burocrazia. Altro che Autonomia: più norme centraliste. La vittima? Il Merito! In questo caso – osserva – l’abolizione dei Dipartimenti di lingua e cultura nazionale in tutti gli atenei italiani. Saremo l’unico Paese dell’Occidente a non avere Dipartimenti di lingua e letteratura italiana. Proprio un bel modo – conclude Ceruti – di celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia».
Anche sulle risorse all’Università i toni non calano. «Per ora dal governo solo promesse e niente fatti». Lo sottolinea la senatrice Vittoria Franco (Pd), della commissione Cultura del Senato. «I tagli – ribadisce – penalizzano soprattutto i giovani, gli studenti, i ricercatori, i giovani studiosi che restano esclusi dalla possibilità di carriera accademica. Valutazione e premialità – prosegue la senatrice – vanno bene, ma sono principi sterili se non si apre l’Università ai giovani altrimenti rimangono solo discorsi di mera gestione. Il parere favorevole di relatore e governo al nostro emendamento, che concede possibilità di carriera anche ai ricercatori a tempo determinato, che erano esclusi dal testo originario del governo, è un atto di responsabilità di tutta l’Aula del Senato. Peccato che sia stato rigettato il nostro emendamento che prevedeva risorse triennali per ulteriori assunzioni, previa abilitazione, a posti di associato. Per noi – conclude Vittoria Franco – la responsabilità verso i giovani è oggi la priorità assoluta».
E intanto in aula al Senato la Gelmini annuncia che ci sarà uno sblocco parziale degli scatti stipendiali che erano stati bloccati ai ricercatori universitari. Sulla questione erano stati presentati ieri tre emendamenti, uno del senatore Francesco Rutelli che aveva subordinato allo sblocco degli scatti stipendiali il voto positivo sull’intero provvedimento.

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