1,5 mln per continuare a far ricerca,il CER premia ricercatore padovano

Si chiamano Erc Starting Grants, i finanziamenti europei per iniziare una carriera indipendente. Il loro scopo è di individuare leader scientifici a livello europeo che possano diventare punti di riferimento per la ricerca in ambito internazionale. E da qualche giorno anche Fabrizio Mancin, giovane ricercatore della Facoltà di Scienze matematiche e fisiche dell’Università di Padova, ne gode.

Si chiamano Erc Starting Grants, i finanziamenti europei per iniziare una carriera indipendente. Il loro scopo è di individuare leader scientifici a livello europeo che possano diventare punti di riferimento per la ricerca in ambito internazionale. E da qualche giorno anche Fabrizio Mancin, giovane ricercatore della Facoltà di Scienze matematiche e fisiche dell’Università di Padova, ne gode.
Si tratta di un premio del valore di 1,5 milioni di euro, assegnato dal Consiglio di Ricerche Europeo per far fronte alle risorse insufficienti che i giovani ricercatori più promettenti possono trovare nei rispettivi Paesi.
Mancin, bolognese di Crevalcore, 40 anni, svolge l’attività di ricercatore nel Dipartimento di scienze chimiche di Padova. Ha iniziato nel 1999, dapprima con una esperienza di ricerca in Canada nel 2002, poi è rientrato a Padova dove ha continuato a lavorare nel gruppo del Prof. Umberto Tonellato, uno dei pionieri della chimica delle supramolecole e più recentemente con quello del Prof. Paolo Scrimin.
«Fabrizio – ha detto il Magnifico Rettore, Giuseppe Zaccaria – è il classico studente cresciuto e formato a Padova che testimonia dell’eccellenza del nostro ateneo nel fare emergere i giovani di valore». «Nel Dipartimento di Scienze Chimiche – ha aggiunto – Fabrizio ha trovato le condizioni per sviluppare le sue idee e le sue ricerche, non a caso nello stesso gruppo nel quale lavora Leonard J. Prins, il vincitore dello stesso riconoscimento lo scorso anno».
Zaccaria ha sottolineato che «il riconoscimento assegnato, ambitissimo oltre che per il prestigio dell’ente erogatore anche per la sua consistenza, riconferma l’Università di Padova fra gli atenei leader per la ricerca in campo internazionale».

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