Resto con i giovani

La situazione di paralisi generale che vive il nostro Paese è davvero grave. A farne le spese ovviamente i più deboli, coloro che si aspettano di poter migliorare la loro condizione di vita grazie all’impegno del Governo e delle politiche adottate per aiutare chi stenta.

La situazione di paralisi generale che vive il nostro Paese è davvero grave. A farne le spese ovviamente i più deboli, coloro che si aspettano di poter migliorare la
loro condizione di vita grazie all’impegno del Governo e delle politiche adottate per aiutare chi stenta. Fra le fasce sociali maggiormente in difficoltà vi è sicuramente quella costituita dai giovani, che non sanno più dove sbattere la testa, acuendo la preoccupazione per una situazione sociale sempre più esplosiva.
Un fenomeno che deve far riflettere tutti gli addetti ai lavori e la classe dirigente più in generale è quello della neet generation, ossia ragazzi che non studiano, non
si formano e non cercano un lavoro. Del tutto fermi. Cosa ci possiamo aspettare in termini di crescita e di miglioramento del nostro Paese se la risorsa più grande se ne sta nella migliore delle ipotesi al parco o al bar?
Non chiedono molto questi ragazzi e le Istituzioni hanno il dovere di offrire delle risposte. Ho provato a fare anch’io una piccola classifica per restare in tema con il fenomeno televisivo di questi giorni, ve la propongo non in ordine di importanza. 1) il diritto allo studio, avere una buona istruzione e dei buoni maestri 2) diritto alla carriera, avere la possibilità di poter accedere ad ogni livello professionale 3) diritto alla trasparenza, la certezza della correttezza e della pubblicità delle attività dello stato e del merito come parametro di valutazione delle fattispecie 4) diritto al lavoro, come base della vita di ogni cittadino, con adeguati ammortizzatori sociali per chi lo perde ed una facile riconversione con la formazione
5) diritto alla famiglia, con politiche che aiutino e non discrimino le donne per non rinunciare o addirittura vedere un progetto di famiglia come un ostacolo.6) Diritto alla partecipazione, come possibilità per i giovani di partecipare ai processi decisionali del Paese e non restare semplici destinatari di decisioni altrui 7) diritto alla ricerca, come possibilità per chi sente di poter offrire un contributo di studio approfondito di ottenere i finanziamenti e le strutture per poter svolgere la propria attività di ricerca
8) diritto al tempo libero, come forma che tenga conto del rispetto delle persone che devono trovare spazi per migliorare il loro benessere personale. 9) Diritto all’ambiente, esprimendo politiche che tutelino l’ambiente, i paesaggi,  territori 10) diritto di espressione, offrendo la possibilità a chiunque di poter esprimere la propria opinione e aumentando le piattaforme di confronto. Aspetto di conoscere le cose che ho dimenticato e che rappresentano le vostre aspirazioni, i vostri desideri.
Venite via con me, vi aspetto, restando però nel nostro meraviglioso Paese.
Mariano Berriola

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