Alessandro Siani, professore per un giorno

Alessandro Siani, professore per un giorno- dichiara il prof. Giuseppe Castorina, ideatore del metodo TOESP (Test fo English for Specific Purposes), e tra i relatori del convegno internazionale  Lingua, cultura, identità, promosso da Eurolinguistica Sud (associazione di linguistica, rivolta allo studio dei processi di interferenza e contatto tra le lingue del vecchio continente in un raffronto vivo e attuale verso una comunicazione europea senza barriere linguistico-culturali) in collaborazione con i tre atenei pubblici italiani: Sapienza (prof.ssa Manuela Cipri), Tor Vergata (prof.ssa Francesca Dragotto) e Roma Tre (prof.ssa Marinella Rocca Longo).

Obiettivo dell’incontro: la discussione su cosa sia oggi l’identità culturale, come venga trasmessa dai media e come sia possibile tutelarla, recuperando le specificità linguistica.  Ritrovare un uso della lingua viva, ma composita. “ Noi non siamo contenti di come si sia proceduto alla manutenzione della lingua che si è fatta nazionale, soprattutto, a partire dal 3 gennaio 1954, con la nascita della televisione pubblica. Stiamo assistendo alla smagnetizzazione della lingua nella sua organicità.

La lingua del “reality” rappresenta la degenerazione di un linguaggio che in passato “viveva” solo nei marciapiedi- sottolinea il prof. Mario Morcellini, presente al convegno, premendo l’acceleratore sulla responsabilità dei media nella banalizzazione e impoverimento lessicale e sintattico della lingua italiana e, pertanto, del dibattito culturale.

Il populismo linguistico comporta l’appiattimento dei registri linguistici che, come ci ricorda il prof. Castorina, sono essenziali per la completezza espressiva del parlante. “Il riduzionismo linguistico non ci spaventa, se è limitato ad un registro. A volte, è necessaria la semplificazione- continua Castorina- come viene eplicitato dal Quadro di riferimento Europeo delle lingue, ma non il livellamento linguistico su ogni fronte, che comporta la semplificazione del pensiero e l’affossamento storico-culturale. Bisogna creare connessioni tra significanti e significati, rivisitare la lingua. Ognuno deve essere libero di esprimere ciò che desidera. La lingua si sviluppa per esigenze della comunità”.

E, tra le modalità linguistiche da coltivare per la propria ricchezza espressiva, i dialetti locali che oltre alla letteratura tout court sono fortemente presenti nel nostro cinema. “ Il dialetto ha una forte caratterizzazione culturale- dichiara Claudio Trionfera, capo ufficio stampa Medusa, che ricorda i sempriterni volti “comico-drammatici” di Totò, Fabrizi e Govi, tra gli altri, arrivando ai giorni nostri dove la caratterizzazione territoriale  “si incarna” in  cultura locale, narrazione del luogo.

A rappresentare in modo quasi fisico, la tradizione linguistica vernacolare, Alessandro Siani, reduce del successo cinematografico Benvenuti al Sud, candidato al Donatello per il premio Miglior attore Non Protagonista. “Sapienza porte aperte per lo scambio di saperi: Siani, professore per un giorno” così introduce l’attore partenopeo in tono di amichevole e leggiadro coinvolgimento, Giuseppe Castorina che evoca il contatto umano e profondo che soggiace nel linguaggio vernacolare.“Le espressioni dialettali sono connotate dalla capacità di sintetizzare in poche parole un concetto e la sintesi è il leitmotiv della società contemporanea, improntata sulla velocità – afferma Siani.

Equilibrista consapevole, tra una conduzione da vero “Neapolitan comedian” e un generoso saggio letterario-intepretativo sull’essenza e del valore della lingua madre per antonomasia, il dialetto, Siani evidenzia quanto sia necessario cercare lo spessore della lingua, mediante il registro dialettale. La commistione tra attori che personificano le diverse realtà linguistico-culurali di un paese può creare un’alchimia magica come la contaminazione, l’incrocio tra le malinconia e la risata per un comico”.

Il riso partecipativo di docenti e studenti che accompagnano l’intervento di Siani, manifestano il collante di una comunicazione all’insegna dell’armonioso sposalizio tra significante e significato, tra unità e differenziazione linguistico-culturale, volta alla comprensione e allo scambio intellettuale ed emozonale.

Per saperne di più: www.eurolinguistica-sud.org

Amanda Coccetti

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