IL CNRU aderisce allo sciopero del 6 maggio

Il CNRU aderisce allo sciopero generale di venerdi’ 6 maggio 2011 e mette in evidenza lo stato di estrema difficolta’ cui versa l’Universita’ italiana.

Il CNRU aderisce allo sciopero generale di venerdi’ 6 maggio 2011 e mette in evidenza lo stato di estrema difficolta’ cui versa l’Universita’ italiana, alla luce di provvedimenti intesi solo a far cassa sulle spalle degli atenei e di chi vi lavora, oppure volti a smantellare il sistema delle universita’ pubbliche attraverso leggi come la 240/10 (Gelmini) che non risolve la maggior parte dei problemi dell’Universita’ e accresce invece il precariato attraverso l’introduzione dei ricercatori a tempo determinato, senza che tale figura abbia prospettive certe di inquadramento nel ruolo docente.

Il CNRU inoltre denuncia l’iniquita’ di provvedimenti che discriminano i lavoratori delle universita’ rispetto alle atre categorie, come la cancellazione totale, per un triennio, degli scatti biennali la quale penalizza soprattutto i piu’ giovani e la totale mancanza di prospettive sia di coloro i quali attendono da anni di poter avere la possibilita’ di un inquadramento all’interno delle universita’, sia dei Ricercatori Universitari che attendono da decenni che venga loro riconosciuto il ruolo di docenti svolto da tantissimo tempo e che la legge recentemente approvata mette a esaurimento, confermando la decisione presa con la legge Moratti del 2005.

Coordinamento Nazionale Ricercaori Universitari

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