Commissione Europea spinge in avanti formazione e innovazione

La Commissione Europea ha adottato la Proposta per il Quadro Finanziario pluriennale, definendo le priorità di spesa per il Periodo 2014-2020. Di seguito i settori  a cui destinare le risorse.

Importo complessivo: L’Unione europea ha un budget limitato, ma con un grande impatto per i cittadini europei. L’importo complessivo proposto per i prossimi sette anni è € 1.025 miliardi di impegni (1,05% del RNL dell’UE) e 972.200.000.000 € (1% del RNL dell’UE) nei pagamenti. Di seguito, i  settori a cui destinare le risorse.

Istruzione e formazione: La Commissione propone di rafforzare i programmi di istruzione e formazione professionale. Investire nei giovani è uno dei migliori piani aziendali. Al fine di superare la frammentazione degli attuali strumenti, si propone di creare un programma integrato di 15,2 bilioni di euro, formazione e gioventù, con una chiara focalizzazione sullo sviluppo di competenze e la mobilità.

Ricerca e innovazione: l’importo degli investimenti nei prossimi sette anni aumenterà in modo rilevante. Una strategia comune europea chiamata “Horizon 2020” del valore di 80 bilioni di euro, incrementerà la competitività globale dell’Europa, contribuendo a creare posti di lavoro e le idee di domani. Raccoglierà tutti i progetti in questo settore per eliminare la frammentazione e rendere i progetti finanziati dall’UE più in linea con i programmi di ricerca nazionale.

Infrastrutture: Il nuovo fondo, Connecting Europe Facility, mirerà a rafforzare il valore paneuropeo dei progetti infrastrutturali. Con 40 bilioni di euro, a disposizione, e altri 10 bilioni del Fondo di coesione, che include un elenco preliminare dei progetti di trasporto, dell’energia e delle TIC per  portare più interconnettività in tutta Europa.

Politica di coesione e la crescita e l’occupazione: Gli importi considerevoli per la coesione economica, sociale e territoriale (376 bilioni di euro per l’intero periodo) saranno strettamente legati agli obiettivi dei Europa 2020. Una nuova categoria di “regioni di transizione'”sarà introdotta.  Nuove misure assicureranno che i finanziamenti UE si concentrino sui risultati, così da creare forti incentivi per gli Stati membri e garantire l’effettiva realizzazione degli obiettivi europei del 2020. Contratti di partnership si concluderanno con ciascuno Stato membro per garantire il rafforzamento reciproco dei finanziamenti nazionali e comunitari.

Agricoltura: Con 371,72 si instaurerà una moderna politica agricola comune che rappresenta un’ importanza strategica per la nostra economia e ambiente, per una alimentazione sana e sicura e per sviluppo delle comunità rurali.

Ambiente e cambiamenti climatici: costruire un’Europa più sicura significa migliorare il nostro ambiente e proteggere il nostro clima.  La Commissione intende aumentare la percentuale di almeno il 20% per le spese legate al clima, con il contributo di settori diversi con evidenti verifiche di valutazione d’impatto.

Sicurezza e immigrazione: La Commissione propone inoltre di investire € 41 bilioni di euro, nella sicurezza europea per combattere il crimine e il terrorismo e di  3,4 bilioni per le politiche migratorie e di asilo, che sono cruciali per la nostra competitività e coesione sociale. Entrambi i fondi  prevedono una dimensione esterna, di collaborazone con i paesi terzi.

Politica estera: questo bilancio contribuirà ad aumentare il peso politico dell’Europa: 70,2 bilioni di euro.

Nuove risorse proprie, trasparenza ed efficienza: il nuovo bilancio pluriennale dell’UE sarà più trasparente, più eque le risorse e contribuirà a ridurre e semplificare i contributi degli Stati membri. La Commissione propone nuove risorse, rispetto a quelle già esistenti, come previsto dal trattato europeo. L’obiettivo non è quello di aumentare il bilancio dell’Unione europea, ma per metterlo su una base più solida e diminuire i contributi diretti degli Stati membri.

Le nuove risorse sono rappresentate da una tassa sulle transazioni finanziarie e una nuova IVA modernizzata. Allo stesso tempo, l’attuale risorsa basata sull’IVA (una parte dell’IVA nazionale raccolta dagli Stati membri) verrrebbe abbandonata. La Commissione propone inoltre di semplificare i meccanismi di correzione esistenti che si applicano a un certo numero di Stati membri. Ciò avverrà attraverso una riduzione forfettaria lorda sui rispettivi pagamenti RNL (Reddito Nazionale Lordo, già P.N.L).

Spese amministrative: Attualmente, le spese di amministrazione costituiscono olo il 5,7% del bilancio totale dell’Unione europea. La Commissione propone che non sia previsto alcun aumento delle spese amministrative per il prossimo periodo finanziario. In parallelo, sulla base della riforma del 2004  del personale (che già assicurò, 3 bilion di euro di risparmio e altri 5 bilioni entro il 2020) la Commissione propone di modificare ulteriormente il regolamento dei funzionari europei. Riduzione dunque delle spese amministrative e meno oneri burocratici per l’accesso delle PMI ai fondi europei.


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