Indignati, l’ultimo saluto a Mario Draghi

Roma. E’il loro secondo appuntamento dopo l’esperienza di “Occupiamo Banca Italia”. I Draghi ribelli si sono incontrati questa mattina di fronte al Palazzo della Cancelleria per “salutare” il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, che dalla prossima settimana assumerà l’incarico di presidente della Banca Centrale Europea.

Verso le 11 sono in tutto una trentina e un’ora dopo si spostano da piazza San Pantaleo a Campo dei Fiori. Hanno in mano cartelli, attraverso i quali esprimono il loro dissenso verso le politiche economiche comunitarie, che stanno incidendo sul loro futuro. Valerio, uno dei ragazzi del gruppo Draghi ribelli sottolinea come “la Bce sta imponendo le misure di austerity in tutta Europa. Per questo c’è un link forte tra il nostro movimento e quelli di Piazza Wall Street negli Stati Uniti o quello di San Paul a Londra”.

Ma chi sono in realtà i Draghi ribelli? “Siamo precari, studenti, attivisti, ragazzi che sono scesi in piazza per manifestare contro la riforma Gelmini”, spiega Valerio. “Persone che non vogliono pagare un debito che non hanno contratto e le cui vite sono state messe all’asta, “finanziarizzate”.

E se qualcuno li chiama indignati loro accettano, ma sottolineano anche che ci sono grandi differenze con il movimento spagnolo, nato a Madrid, a Puerta del Sol, il 15 maggio. “Nonostante il link forte tra le diverse piazze europee – spiegano i Draghi ribelli – ogni situazione ha le sue specifiche e ogni Paese i suoi problemi”.

Anna Di Russo
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