Udu, ricorso al Tar. Borse di studio coperte solo al 30%

Udu, il sindacato studentesco chiede chiarezza sull’erogazione delle borse di studio. L’Unione degli Universitari ha presentato un nuovo ricorso al TAR per impugnare gli atti con i quali per il corrente anno accademico sono state ridotte le borse di studio per gli studenti meritevoli piemontesi.

Udu, Il sindacato studentesco chiede chiarezza sull’erogazione delle borse di studio

L’Unione degli Universitari ha presentato un nuovo ricorso al TAR per impugnare gli atti con i quali per il corrente anno accademico sono state ridotte le borse di studio per gli studenti meritevoli piemontesi.

Per la prima volta per il Piemonte sono state erogate borse studio per solo il 30% degli studenti aventi diritto, tutti gli altri studenti con i requisiti per la borsa di studio sono rimasti tagliati fuori”, sottolinea Simone Baglivo, rappresentante dell’Udu Torino all’ente regionale del diritto allo studio del Piemonte. “Sino al 2010, infatti, l’Edisu Piemonte ha sempre erogato borse di studio con percentuali vicino al 100% per gli studenti meritevoli e privi di mezzi, grazie tra l’altro ai fondi derivanti dall’apposita tassa regionale per il diritto allo studio che gli studenti universitari corrispondono che  questo anno pare essere stata utilizzata per altre voci di spesa. E’ inaccettabile passare dal 100% al 30% ed è inaccettabile che un diritto Costituzionale sia infranto in questo modo”.

Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell’Udu specifica “E’ un fenomeno con il quale non ci eravamo mai dovuti confrontare prima ad ora, ma non escludiamo che sia  fatto in altre regioni.  Far scomparire i fondi vincolati per le borse di studio vuol dire sottrarre agli studenti il libero accesso alle Università. Uno stato democratico ha il dovere di garantire a tutti i cittadini la possibilità di accrescere le competenze e formarsi, in Italia invece consideriamo l’istruzione qualcosa di superfluo, un affare di secondo ordine da eliminare finemente, poco a poco, facendo mancare le coperture economiche di istruzione pubblica e diritto allo studio. Nel nostro Paese la situazione è drammatica: uno studente su 4 non riceve la borsa di studio pur essendone idoneo per reddito e merito: unici al mondo con queste increscioso fenomeno che va a ledere il diritto allo studio sancito nella nostra Costituzione”.

Ancora una volta, l’Udu ha preparato un ricorso al TAR chiedendo ai Giudici amministrativi di controllare e sancire l’illegittimità degli atti che hanno privato numerosi studenti, pur idonei, delle risorse economiche per affrontare la vita universitaria.

Se le leggi dicono che la tassa per il diritto allo studio è devoluta per le borse di studio così deve essere, non si possono stornare fondi richiesti per uno specifico motivo per altre cose, parliamo di milioni di euro e di centinaia di studenti senza borsa di studio” – commenta l’Avvocato dell’Udu Michele Bonetti – “Se quei fondi fossero stati devoluti per le borse di studio come impone la legge, i ragazzi più meritevoli e bisognosi avrebbero avuto la loro borsa di studio e non solo il 30 %  degli aventi diritto.

“Confidiamo nella Giustizia amministrativa ancora una volta. Crediamo che l’Amministrazione non possa sottrarsi ai propri doveri nei confronti di cittadini e studenti. La legalità è un valore e le leggi devono essere rispettate da tutti Edisu, Enti per il diritto allo Studio e Regioni comprese. Mettiamo un punto fermo alla questione Piemontese ma non dobbiamo fermarci a guardarci il dito che indica la luna: il problema è il sottofinanziamento del sistema del diritto allo studio nel nostro Paese, che ci rilega ad essere gli ultimi in Europa. Che Stato è uno che non investe nel presente nei propri giovani, cioè nel proprio futuro?” conclude Orezzi.

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