Dieci studenti del Politecnico di Milano con Renzo Piano

Sarà un nuovo laboratorio didattico, finalizzato a riqualificare l’ex Area Falck a Sesto San Giovanni, che farà lavorare insieme gli studenti del Politecnico di Milano e Renzo Piano.
Ex Area Falck, Sesto San Giovanni - Milano

Sarà un nuovo laboratorio didattico, finalizzato a riqualificare l’ex Area Falck a Sesto San Giovanni, che farà lavorare insieme gli studenti del Politecnico di Milano e Renzo Piano. La collaborazione, che vede tra l’altro la partecipazione di RPBW e  Bizzi & Partners Development, è così organizzata: ogni semestre saranno selezionati un massimo di 10 studenti dell’ultimo anno delle Lauree Magistrali delle Scuole di Architettura e Società, Architettura Civile, Design e Ingegneria Edile-Architettura.

I ragazzi selezionati avranno l’opportunità di: seguire seminari tenuti da docenti del Politecnico e da progettisti coinvolti nel progetto; essere coinvolti in attività di sviluppo del progetto, incontrando l’architetto Renzo Piano ed suoi collaboratori, insieme al development team della Bizzi & Partners; prendere parte ad attività di ricerca e progettazione su casi di studio concordati; produrre report sulle attività svolte.

La parte “pratica” sarà preceduta da una teorica che prevede lo studio storico dell’archeologia industriale a Sesto San Giovanni e della Falck oltre che delle esperienze nazionali (ad es. Bicocca) e internazionali (ad es. Parco della Ruhr) di riqualificazione di aree industriali.

Gli studenti analizzeranno inoltre lo stato dell’arte degli edifici dell’area e ricercheranno la documentazione necessaria a supporto della loro candidatura all’Unesco come patrimonio d’interesse mondiale. Tutte le attività si svolgeranno all’interno di strutture appositamente identificate all’interno dell’area.

«Sono particolarmente contento che si sia potuto dare vita a questa collaborazione con il Politecnico». «E’ un momento importante – prosegue Renzo Piano – trovo anche molto significativo che le prime attività “dentro” le aree della vecchia fabbrica dal tempo non recente della sua chiusura, come un simbolico  riappropriarsi di un mondo dimenticato al di là del “muro della Falck”, non siano le abituali operazioni pesanti di edilizia ma quelle immateriali della ricerca e dello studio da parte di giovani studenti universitari e dei loro insegnanti. Come moderni pionieri o giovani esploratori avranno oggi l’opportunità di riabitare un luogo che ha fatto la storia di questo Paese e segnare un nuovo inizio: da fabbrica di acciaio a fabbrica di idee».

«Credo che per gli studenti del Politecnico di Milano questa sia una grande opportunità – conclude il Rettore dell’Ateneo, Giovanni Azzone – Potranno infatti mettere alla prova quanto imparato in aula affiancando professionisti di livello internazionale da cui potranno apprendere metodo, tecnica e passione. Ricercare sinergie d’eccellenza con il mondo del lavoro e delle professioni è uno degli obiettivi del Politecnico».

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