234 firmatari contro la english revolution del Politecnico

Alla fine i seguaci di Dante al Politecnico di Milano si sono fatti sentire dopo la proposta del rettore di rivoluzionare le lezioni con l’introduzione della lingua inglese come lingua base.

Alla fine i seguaci di Dante al Politecnico di Milano si sono fatti sentire dopo la proposta del rettore di rivoluzionare le lezioni con l’introduzione della lingua inglese come lingua base. 234 professori firmatari di un appello contro l’inglese obbligatorio contro il magnifico.

Nelle quattro pagine inviate ad Azzone, i docenti dichiarano di non poter «condividere l’adozione dell’inglese come lingua esclusiva, in qualunque settore e in un orizzonte di tempo che rischia di diventare incompatibile con i requisiti necessari di qualità ed efficacia».

Quello che crea il malontento è il cambiamento radicale e veloce che si propone di attuare.

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