Misure di intervento all’Università di Modena e Reggio Emilia

Misure eccezionali di intervento adottate dal rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia per facilitare il normale corso degli studi.

Misure eccezionali di intervento, quelle adottate dal rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia , Aldo Tomasi, alla luce dei tragici avvenimenti delle ultime settimane, così da consentire la chiusura dell’anno accademico, senza penalizzare gli studenti, molti di loro, impegnati nelle opere di soccorso nei territori colpiti dal sisma.

Tra le misure prese: il termine delle lezioni per venerdì 8 maggio 2012, rimodulazione delle sessioni degli esami tra giugno/luglio e settembre, considerando la possibilità di effettuare misure straordinarie per gli studenti che vivono in condizioni di forte disagio, come conseguenza del terremoto.

In merito all’Anno Accademico 2012/2013, si prevede per gli studenti, figli di famiglie che hanno subito danni materiali o i cui famigliari si trovano in cassa integrazione o hanno dovuto osservare un lungo periodo di CIG, perché dipendenti di aziende ubicate nelle zone colpite dal sisma, saranno esonerati dal pagamento delle tasse universitarie, ad esclusione della tassa regionale e dell’imposta di bollo.

L’Ufficio Tecnico e il gruppo dei docenti incaricati, tra cui i professori Mario Cannarozzi, Enrico Radi, Marcello Tarantino ed il ricercatore universitario dott. Loris Vincenzi, validamente aiutati da giovani collaboratori,si stanno occupando dei sopralluoghi sulle varie strutture accademiche (aule, biblioteche, laboratori, uffici, ecc.) per la sicurezza degli edifici e accertare eventuali danni.

“Nessuna delle nostre strutture – ha dichiarato il Rettore prof. Aldo Tomasi – risulta seriamente danneggiata. I sopraluoghi, affidati a persone molto valide e competenti, sono risultati nel complesso incoraggianti. Non mancano da parte del pool tecnico inviti e suggerimenti a migliorare la condizione strutturale di alcuni edifici, ma si tratta di interventi manutentivi, ad eccezione della palestra del CUS Modena, che contiamo di concludere entro l’estate per restituire i luoghi universitari alla loro completa fruibilità prima dell’avvio del nuovo Anno Accademico così da fornire agli iscritti ed alle future matricole la garanzia di poter affrontare con serenità gli impegni che li attendono”.

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