Udu, 28 settembre in piazza contro il numero chiuso

Studenti in piazza a Roma il 28 settembre contro il numero chiuso nelle università: l’Udu chiama a raccolta nella Capitale “tutte le persone che sono stufe di una conoscenza sotto chiave, di test assurdi e pieni di errori per accedere all’università, e tutti gli studenti che non vogliono il loro futuro deciso da una crocetta o compromesso da una raccomandazione: tutti a Roma venerdì 28 settembre”.

Studenti in piazza a Roma il 28 settembre contro il numero chiuso nelle università: l’Udu chiama a raccolta nella Capitale “tutte le persone che sono stufe di una conoscenza sotto chiave, di test assurdi e pieni di errori per accedere all’università, e tutti gli studenti che non vogliono il loro futuro deciso da una crocetta o compromesso da una raccomandazione: tutti a Roma venerdì 28 settembre“.

L’Udu, spiega Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari, “lancia la mobilitazione nazionale degli universitari contro il numero chiuso: è da sempre contraria al numero chiuso, violazione totale del diritto allo studio. Da anni non c’era così tanta frustrazione e consapevolezza negli studenti e nella società su questo tema: finalmente è chiaro a tutti quanto questo metodo di selezione aprioristico sia privo di senso e nasconda, come abbiamo denunciato due giorni fa, solo grandi interessi, nella gestione degli esclusi”.

Continua l’Udu: “Il 28 settembre sarà giornata di mobilitazione per tutti gli studenti italiani: la mattina saremo in piazza insieme ai lavoratori pubblici nello sciopero della Funzione Pubblica contro la spending review; infatti per gli universitari questo provvedimento prevede aumenti delle tasse per tutti, non solo per i fuoricorso”. Il pomeriggio, invece, l’appuntamento è “con tutti gli studenti contrari alle barriere all’accesso, sotto al Miur: ribadiremo il nostro no al numero chiuso e la nostra contrarietà a questo sistema di selezione“.

fonte: Agi

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  1. E solo una vergogna bisogna mettere fine ai test a numero chiuso e decidere il futuro di una persona con una crocetta . Mi ha fatto tanta pena vedere tanti ragazzi che uscivano da questi test con le facce tristi sconsolati e alcuni che piangevano. Mi chiedo perche’ in questo paese non si usa il metodo della meritocrazia basta verificare il curriculum di ogni ragazzo fatto nelle scuola superiore in altri paesi add
    irittura si vede il curriculum partendo dalla scula media perche’ in Italia non si fa, la liberta’ di scelta deve essere per tutti non solo per i ricchi GRAZIE

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