Alla Sapienza chiamata diretta per sei ricercatori eccellenti


Il Senato Accademico della Sapienza ha dato il via libera alla chiamata diretta, nel ruolo di professore associato, di sei vincitori di programmi di ricerca dell’Unione Europea. 
I sei ricercatori, tre uomini e tre donne, entreranno a far parte del corpo accademico dei professori dopo la valutazione del Consiglio Universitario Nazionale. 

La Sapienza è la prima Università italiana a decidere di avvalersi di una norma della legge 230/2005 che offre agli Atenei la possibilità di coprire una percentuale dei posti di professore ordinario e associato con studiosi insigniti di riconoscimenti scientifici internazionali.

“Di fronte alla fuga dei cervelli questa scelta è la dimostrazione – spiega il rettore Luigi Frati – che, se c’è la volontà, esistono strumenti per valorizzare i talenti scientifici migliori,  capaci di attrarre risorse competitive per la ricerca”. 

I sei premiati Erc candidati al posto di professore associato della Sapienza sono giovani talenti della fisica, della biologia, della matematica, della geologia.  Sono autori di ricerche innovative che vanno dalla scoperta del meccanismo di crescita della piante, alla definizione delle proprietà del quarto stato della materia, alla individuazione delle cause di alcuni terremoti, alla ricerca bio-molecolare sui vettori della malaria.   

Il Senato Accademico della Sapienza ha deliberato l’accantonamento di risorse pari a 3.5 punti organico per la chiamata dei sei ricercatori, prevedendo una ridistribuzione dei fondi in  caso di cofinanziamento del Miur.
 
L’ERC (European Research Council) è la maggiore organizzazione europea che sostiene
progetti di ricerca di base, con finanziamenti che ammontano a oltre un miliardo di euro l’anno. I premi ERC, oltre a rappresentare un importante finanziamento alla ricerca universitaria, sono considerati tra i più prestigiosi riconoscimenti internazionali. 

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