Cause ignote riducono l’aspettativa di vita a Glasgow

A Glasgow è vera e propria allerta mortalità. La Conferenza annuale, della scorsa settimana, sulla salute pubblica nella regione scozzese ha reso noti i dati relativi al tasso di mortalità e all’aspettativa di vita, rispettivamente il più alto e il più basso di tutto l’United Kingdom.

A Glasgow è vera e propria allerta mortalità. La Conferenza annuale, della scorsa settimana, sulla salute pubblica nella regione scozzese ha reso noti i dati relativi al tasso di mortalità e all’aspettativa di vita, rispettivamente il più alto e il più basso di tutto l’United Kingdom.

Le cifre presentate da medici ed epidemiologi confrontano la speranza di vita del Regno Unito, pari, per le donne, a 82,3 anni con quella di Glasgow ferma a 78. Per gli uomini le condizioni peggiorano ancor di più con uno scarto di quasi 7 punti: 78,2 anni di età contro 71,6 per i nati a Glasgow.

Quel che è ancora ignorato, tanto da definire il fenomeno “the Glasgow effect” in mancanza di una spiegazione scientifica, è la causa principale: gli esperti lo giustificano solo al 40% con povertà, pessimi stili alimentari e abuso di alcol e droghe.

Da anni infatti rapporti della Pubblic Health scozzese propongono analisi multilevel basate su cause alimentari, socio economiche, fumo e altre varianti. Ma al momento nessuno sa ancora spiegarne l’ origine determinante.

Giovanni Torchia

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