Lavoro: giovani “choosy”? Il ministro Fornero smentita dal rapporto di Bankitalia

Giovani choosy? Secondo Bankitalia assolutamente no. Quando parliamo di lavoro, i ragazzi italiani si adattano a un’occupazione diversa da quella per la quale hanno studiato o per la quale sono eccessivamente preparati. Secondo lo studio il 25% dei laureati occupati nel triennio 2009 -2011 ha un’occupazione con «bassa o nessuna qualifica» (solo il 18% in Germania) mentre il 32,3% svolge mansioni diverse dall’ambito tematico di laurea.

In Italia, tra il 2009 e il 2011, il tasso di occupazione dei giovani tra i 25 e i 34 anni con una laurea almeno triennale – si legge nello studio – era pari al 75,1% (con valori variabili tra l’84,7 del Nord Ovest e il 58,6% nel Mezzogiorno). Nello stesso periodo circa un quarto dei giovani occupati (il 25,3%) in possesso di una laurea svolgeva un lavoro a bassa o nessuna qualifica.

Hanno maggiore possibilità di trovare un’occupazione in linea con le proprie aspirazioni i laureati in ingegneria e architettura (occupati nell’83,5%% dei casi e solo nel 12,7% impiegati con basse qualifiche). Anche per i laureati in scienze mediche il percorso lavorativo appare delineato con solo il 7,9% impegnato con basse qualifiche (e l’85,1% dei laureati in medicina nel triennio ha trovato un lavoro a fronte di appena il 67,5% di coloro che hanno ottenuto un titolo nelle materie umanistiche).

Fanno fatica a trovare un’occupazione in linea con il proprio percorso formativo anche i laureati in scienze sociali (il 34% impegnato con bassa o nessuna qualifica, mentre solo il 19,2% è impegnato però in un settore diverso dal proprio percorso formativo).

 

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