Concorsone, corre sul web la protesta dei prof

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“È una vergogna, questo concorso è una barzelletta”, “Spero che venga tutto respinto definitivamente il giorno prima degli orali”. Monta la protesta tra i partecipanti al “concorsone”, dopo il ricorso accolto questa mattina dal Tar del Lazio, che ha ammesso, con riserva, alla seconda parte del test anche coloro che avevano raggiunto il punteggio tra 30-34,5.

A protestare sono quelli che il test, il 16 e 17 dicembre, l’hanno superato a pieni voti. “Che vergogna, potevo ammazzarmi di meno per avere il mio 44,5”, “Allora per equità un aiutino dovrebbe essere dato anche a coloro che hanno superato da subito la prima prova!”.

Il discorso si sposta anche sulla questione della meritocrazia: “E’ l’Italia dei compromessi”, “In Italia la meritocrazia viene sempre sconfitta” “Le regole sono fatte solo per essere violate”.

È polemica, dunque, dopo la sentenza di questa mattina. Il 7 febbraio si discuterà di un’altra valanga di ricorsi (5mila ndr) in attesa di giudizio.

E anche qualche respinto si schiera contro il ricorso: “Sono stata esclusa con 33 ma ho deciso di non fare ricorso perché trovo ingiusto spendere 200 euro per qualcosa che mi spettava già di diritto 20 anni fa, avendo vinto il concorso per le primarie”.

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