Andrologi: porno-web inganna. Maschi superdotati ma solo al pc

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C’e’ trucco e inganno. Foto e video sexy caricati sul web ingigantiscono il reale, creando false aspettative e influenzando negativamente la percezione della vita vera. E le performance cliccate sui pornoportali online appartengono al novero dell’illusione: le immagini, per colpa dei pixel, sono il 40% piu’ grandi del reale. Lo spiegano gli esperti intervenuti al XXVIII Convegno di Medicina della Riproduzione, in corso ad Abano Terme (Padova), e presieduto dall’andrologo di Padova Carlo Foresta e dal collega romano Andrea Lenzi.

Gli esperti citano i risultati dei questionari somministrati ai giovani maschi nell’ambito del progetto Androlife (campagna di informazione e prevenzione per le malattie del sistema riproduttivo e la sessualita’ giovanile): e’ emersa con grande evidenza una sindrome da ‘pene corto’, insomma sono in aumento i ragazzi che credono di avere dimensioni sotto la media. Questa sindrome si e’ ulteriormente diffusa grazie alla riconosciuta riduzione di 0,9 mm dell’organo dei diciottenni del terzo millennio rispetto alle generazioni precedenti.

“Una riduzione in realta’ non significativa ai fini delle prestazioni – precisa Carlo Foresta, andrologo ed endocrinologo dell’Universita’ di Padova – si tratta solo di una valutazione di tipo statistico che indica la tendenza delle modificazioni strutturali dell’uomo moderno”. “Ci siamo chiesti – racconta – quanto la pornografia attraverso Internet avesse ruolo in questo comune sentire. I personaggi che animano scene erotiche sul web sembrano essere tutti ‘superdotati’: in realta’ un’analisi tecnica che ha valutato un campione di video e foto e ha tenuto conto dei pixel delle varie parti del corpo, ha messo in evidenza un artificio, un trucco che modifica le apparenze dell’organo sessuale maschile, incrementandolo del 35%-40% in lunghezza e larghezza

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