Maturità, tocca agli orali: tutto quello che c’è da sapere

maturità 2013 orali

Esame orale della Maturità, uno spauracchio per gli studenti che devono affrontare l’Esame di Stato. Tanti i motivi: commissari esterni, il programma da sapere, il discorso di presentazione della tesina e del percorso…

Il colloquio orale dell’esame di Maturità verte sulle materie dell’ultimo anno di corso e ha carattere pluridisciplinare. Inizia con un argomento o con la presentazione di un lavoro di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, proposto dal candidato, e prosegue su argomenti indicati dalla commissione.

La commissione può introdurre gli argomenti con un testo, un documento, un progetto, di cui il candidato deve discutere e individuare le componenti culturali.

PUNTI E DURATA

Il colloquio consente di ottenere un punteggio massimo di 30 punti che, sommati a quelli delle prove scritte e ai crediti scolastici ottenuti nel corso del triennio, permettono di giungere al voto finale. Solitamente non dura più di 60 minuti. La commissione sorteggia una lettera dell’alfabeto in maniera che i maturandi possano essere chiamati a partire da quella iniziale del loro cognome. Quest’anno , per consentire agli studenti di prepararsi ai test di ingresso di fine luglio, dovranno terminare tassativamente entro il 18 luglio.

COMPETENZE

Nel colloquio acquistano rilievo le conoscenze e le competenze acquisite nelle varie discipline e la capacità di metterle in collegamento, insieme alla proprietà di linguaggio e l’efficacia argomentativa del candidato. Nel corso del colloquio deve essere assicurata al candidato la possibilità di discutere gli elaborati delle prove scritte: in genere questo momento avviene alla fine delle domande a piacere da parte della commissione.

LA TESINA E IL PERCORSO

È molto importante curare bene la tesina o il percorso perché il colloquio partirà proprio dall’esposizione di questi eleborati. Inoltre i professori della commissione in genere pongono le domande a prendendo spunto dal discorso iniziale, perciò occorre conoscere bene gli argomenti di cui si parla ed anche quelli “limitrofi”. È consigliato preparare adeguatamente il discorso che si andrà ad affrontare, curando molto l’esposizione e la coerenza delle argomentazioni esposte. Questo non significa che bisogna trascurare il resto del programma. I professori, infatti, sono autorizzati a fare domande sul programma svolto di ogni singola materia.

MEGLIO IN POWER POINT

Per cercare di stupire i presenti, è possibile anche realizzare una presentazione multimediale. I contenuti della stessa potrebbero sostenervi nella discussione e soprattutto, se fatta bene, potrebbero essere d’aiuto per sfoggiare ulteriori competenze oltre a quelle linguistiche e culturali. Quindi, via libera ad animazioni, foto, filmati, purché siano integrati nel discorso e ricordando che il tempo a disposizione è di circa 20 minuti, prima che la commissione inizi con le sue domande.

 

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Scuola digitale, 2 milioni e mezzo di euro in Toscana

Next Article

Università, a Genova riparte il corso di laurea in scienze sociali

Related Posts