Gli studenti lanciano la petizione per tutelare diritti e qualità formativa nel semestre di pratica forense

La discussione sul semestre anticipato di pratica forense si è arenata ad una bozza di convenzione tra Consiglio Nazionale Forense e Conferenza dei Presidi e Direttori di Giurisprudenza contenente numerose criticità. L’Unione degli Studenti, però, rilancia, attivando una petizione per tutelare i diritti e la qualità formativa nel semestre anticipato di pratica forense.

“Come Unione degli Universitari crediamo sia indispensabile l’istituzione di un tavolo con rappresentanti del Ministero, dell’Ordine, dei Presidi e delle rappresentanze studentesche per definire il decreto sulle modalità di svolgimento della pratica anticipata” – commentano in una nota al Corriere dell’Università.

“Dopo mesi in cui la discussione sul semestre di pratica forense anticipato si è arenata, abbiamo ritenuto necessario lanciare una petizione con la quale chiediamo venga ripresa la discussione, coinvolgendo gli studenti che finora sono stati esclusi, soprattutto considerate le criticità della prima bozza di convenzione tra Consiglio Nazionale Forense e Conferenza dei Presidi e Direttori di Giurisprudenza, in cui vi era una totale assenza di tutele per i praticanti – dichiara Gianluca Scuccimarra Coordinatore dell’Unione degli Universitari.  Chiediamo che il Ministro Orlando istituisca un tavolo di confronto tra rappresentanti della Conferenza dei Presidi e Direttori di Giurisprudenza, del Consiglio Nazionale Forense, del Consiglio Nazionale degli studenti universitari e del Ministero stesso affinché vengano determinate le modalità di tirocinio.”

“Con questa petizione non chiediamo solo di riaprire una discussione bloccata da mesi, ma chiediamo innanzitutto il riconoscimento di tutele e diritti basilari per gli studenti che saranno impegnati nel semestre di pratica anticipato, in particolare: libero accesso per tutti gli studenti dell’ultimo anno di Giurisprudenza,  idoneo rimborso per le spese sostenute durante la pratica,  divieto assegnazione compiti di segreteria, definizione di un progetto formativo chiaro che sia compatibile con le esigenze didattiche, percorsi formativi pratici all’interno del corso di studio” conclude Scuccimarra.

“I tempi sono stretti, la possibilità infatti di anticipare il praticantato è prevista per legge dal 2015, vogliamo che questo diritto sia concretamente riconosciuto agli studenti, con un percorso di qualità, tutelato e aperto a tutti”.

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