Dopo 20 anni è tornato il Karaoke, il programma che ha lanciato Fiorello e portato la musica nelle piazze italiane. Era il 1994, e fu subito uno dei cult dell’epoca. Ogni studente ha avuto i suoi, quelli che lo hanno accompagnato nel percorso di studi, quello che serviva, o serve, a dire “prima mi guardo…e poi ricomincio a studiare”. I programmi del pomeriggio, o gli show serali per chi predilige la notte: ecco una nostra selezioni di cult “spezza-studio”, in ordine cronologico, prima che arrivassero l’ondata di reality, serie tv e web a cambiare programmazione e abitudini.
Bim Bum Bam, 1982. Vent’anni di messa in onda, per il padre dei contenitori per bambini. cartoni animati storici, da Holly e Benji a Mila e Shiro, il primo Bonolis davanti alla telecamera.
La Ruota della Fortuna, 1989. Mike Bongiorno ci insegnò a comprare una vocale, e a conoscere il futuro premier Renzi, tra i concorrenti del gioco.
Mai Dire Gol, 1990. La Gialappa’s Band stravolge il modo di parlare di calcio, inventa un linguaggio televisivo e lancia, o rilancia, decine di personaggi indimenticabili, dal Caccamo di Teocoli, al Frengo di Albanese.
Non è la Rai, 1991. Ambra e le altre dominavano il pomeriggio televisivo, fra canzoni e balli scatenati, e la furba regia di Gianni Boncompagni.
Willy, Il Principe di Bel Air, 1992. Will Smith si lancia con questa sit com fatta di comicità e buoni sentimenti, tutta rhythm and blues.
Sarabanda, 1997. Ritmo sincopato, ascolti brevi e risposte veloci nel quiz musicale di Enrico Papi, che creò alcuni personaggi mitologici e imbattibili come l’Uomo Gatto.
Pippo Chennedy Show, 1997. Balla una stagione sola il varietà comico dominato dalla presenza di Corrado Guzzanti e dalle sue imitazioni. Ma resta nell’immaginario per il potente racconto di una fase politica che si prestò molto alla satira.
Il Grande Fratello, 2000. Doveva essere un esperimento, la rivoluzionme, la nuova tv. Daria Bignardi ci prova, ma il gusto voyeristico travolge tutto. Il povero Taricone diventa una star facendo sesso con Cristina Plevani davanti all’occhio delle telecamere. Il racconto, piaccia o non piaccia, appassiona e resta ancora oggi in vita.
I Soliti Idioti, 2009. La coppia Biggio-Mandelli rinnova la tradizione del duo italiano politicamente scorretto, con parolacce e gag senza pietà. I giovani impazziscono.
Crozza nel Paese delle Meraviglie, 2011. Maurizio Crozza dà una nuova scossa alla satira, con imitazioni già indimenticabili e un one mane show che non stanca mai.
E adesso, dicci quali sono i tuoi programmi spezza studio preferiti.
Related Posts
Il complotto per far vincere Angelina Mango non convince. Il prossimo Festival? Si può sempre fare meglio
Ultimo appuntamento con le nostre pagelle sanremesi. Fiorello re Mida al contrario quando arriva in Liguria. Le polemiche sul risultato finale rispecchiano la sindrome dei poteri forti che affligge gli italiani dall'alba dei tempi.
11 Febbraio 2024
Angelina commuove, Geolier stupisce: la serata delle cover finisce tra i fischi. Ma a perdere è il pubblico dell’Ariston
Le nostre pagelle alla quarta serata di Sanremo dedicata interamente ai duetti e alle cover. Troppo banale spiegare il fenomeno Geolier con l'amore di Napoli per i suoi "scarrafoni".
10 Febbraio 2024
Russel Crowe anima rock e la Mannino imprevedibile: le pagelle alla terza serata del Festival
L'attore neozelandese (in cerca dei suoi avi italiani) porta un po' di musica decente sul palco dell'Ariston. La comica siciliana manda all'aria la scaletta ingessata di Amadeus in cui sembra essere stato risucchiato anche il FantaSanremo: da gioco per clandestini a spot per i brand più disparati.
9 Febbraio 2024
John Travolta vittima di se stesso e la lezione di Allevi: le pagelle della seconda serata di Sanremo
Va in archivio anche la seconda serata del Festival tra la voce iconica di Giorgia e l'agghiacciante presenza dell'attore americano che sul palco si lascia trattare da zimbello.
8 Febbraio 2024