Più uomini che donne. La maggior parte avendo in testa l’idea di migliorare il loro stile di vita, ma ben il 45% che pensa con questi soldi di pagare le costose – 9 mila sterline l’anno – rette universitarie. E’ allarme in Gran Bretagna, almeno stando all’indagine svolta dalla Swansea University, secondo cui il 22% degli studenti del Regno Unito ha preso in considerazione la possibilità di partecipare all’industria sessuale – chat, spettacoli di spogliarello o lap dance e vera e propria prostituzione – per mantenersi agli studi e non accumulare debiti durante gli anni universitari. E il 5%, più uomini si diceva, ammettono di aver guadagnato all’interno di questo settore.
Lo studio, intitolato “Student Sex Work Project”, ha portato alla luce questa tendenza, confermata in effetti da molti studi simili in altri paesi e zone del mondo, all’interno della quale però c’è chi dichiara anche di dedicarsi al sesso per puro piacere fisico. Un’attività, quella nell’industria sessuale, che coinvolgerebbe dunque decine di migliaia di studenti, i quali dedicherebbero un tempo massimo di cinque ore alla settimana all’attività parallela, per non distrarsi dagli studi.
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