Assunzioni scuola, al via la fase C: ma è mistero sull'algoritmo che assegnerà provincia e materia d'insegnamento

Assunzioni scuola, al via la Fase C prevista dalla Legge La Buona Scuola, ma rimane il mistero sull’algoritmo che combinerà i nomi dei precari che hanno fatto richiesta, la provincia cui saranno destinati e la materia che dovranno insegnare.
In queste ore, circa 55 mila docenti italiani riceveranno la proposta d’assunzione direttamente dal Miur, tramite un complesso algoritmo le cui specifiche, al momento, non sono state rivelate dal Ministero.
“E’ un modo di procedere, top-secret, non accettabile per dei lavoratori che stanno per essere ammessi nei ruoli dello Stato – accusano dal sindacato di settore Anief – e per conoscere le modalità di scelta adottate dal sistema telematico é inevitabile produrre istanza di accesso agli atti”.
Secondo Anief, infatti, una procedura tanto complessa come quella che porterà all’assunzione di 55 mila nuovi professori nelle scuole italiane e, soprattutto, alla cancellazione delle Graduatorie ad esaurimento, avrebbe dovuto compiersi nel “massimo di trasparenza possibile”, un requisito impedito proprio da quel “logaritmo top secret” adottato dal Miur per le assegnazioni.
“Le scelte della disciplina d’insegnamento e della provincia dove i docenti verranno collocati, derivanti dell’incrocio tra le graduatorie formulate e dei posti vacanti su cui assumere, avverrà nel massimo riserbo – Continuano dall’Anief – Come se si trattasse di dati sensibili”.
Un sistema che non terrebbe conto delle reali necessità delle scuole, espresse direttamente dagli istituti stilando un ordine di preferenza rispetto a quelle discipline utili al potenziamento dell’offerta didattica di ogni singola scuola: “Le assegnazione dei posti possano essere viziate, a danno dei docenti individuati, dal modello organizzativo prescelto dal Miur per far attuare le assunzioni anche su discipline non richieste come prioritarie dagli istituti, in particolare nel secondo ciclo d’istruzione – affermano dall’Anief – C’é il fondato rischio, infatti, che dei docenti di musica si ritroveranno ad insegnare arte o scienze. O viceversa. Con evidenti danni a neo-assunti, alunni e scuole”.
Intanto le proposte di assunzione stanno arrivando nelle caselle email di 55 mila docenti che, oltre alla sorpresa riguardo provincia di destinazione e materia di insegnamento, avranno anche tempi stretti per prendere le loro decisioni: appena 10 giorni, termine entro cui l’offerta decaderà. In questo caso, il docente che dovesse rifiutare si troverebbe anche escluso dalle Graduatorie ad esaurimento e dovrebbe ricominciare il suo iter di assunzione ripartendo dal prossimo concorsone il cui bando è previsto per dicembre.

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