A scuola come in azienda: a Milano, bisogna strisciare il badge per entrare in aula

Come i dipendenti di un azienda: da oggi gli studenti dello storico Liceo Parini di Milano dovranno “timbrare il cartellino” prima di entrare a scuola. Si tratta di un’innovazione tecnologica che dovrebbe ridurre i tempi per l’appello in classe e garantire così qualche minuto in più di lezione a docenti e ragazzi.
All’ingresso del Liceo Parini, da oggi, ci sono dei totem elettronici: gli studenti, prima di entrare in aula, strisciano il loro badge personalizzato che registra la presenza e l’ora d’entrata direttamente sul registro elettronico; chi ritarda di oltre 5 minuti è tenuto a portare la giustificazione il giorno successivo.
“Vogliamo eliminare la burocrazia delle nostre aule – spiega il preside, Giuseppe Soddu – i nostri ragazzi devono entrare in classe e fare lezione, punto. Ci siamo accorti che anche solo l’appello durava troppo”.
Un sistema innovativo che, però, fa comunque appoggio sulla componente umana per funzionare al meglio: sono i professori in classe, infatti, a controllare che al numero di studenti riportati sul registro elettronico corrispondano i ragazzi e le ragazze realmente presenti in aula, rendendo così la vita difficile ai “furbetti” che vorrebbero passare il proprio badge a un compagno marinando la scuola.
Non si sbilanciano, per ora, gli studenti: mentre alcuni denunciano un eccessivo controllo da parte della scuola, i rappresentanti d’istituto scelgono la via della prudenza e chiedono tempo per valutare l’effettivo impatto del nuovo appello.

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