Gay e Boccia spingono i sogni dei giovani di Confindustria

Presentata la 31esima edizione di Confindustria giovani a capri 21 e 22 ottobre 2016

#PattodellaFabbrica e #progettiforti. Fioccano gli Hashtags all’abituale riunione annuale dei giovani di Confindustria. Guidati dal loro presidente Marco Gay, i giovani si sono incontrati nell’isola azzurra per fare il punto sulla condizione del Paese, con particolare riguardo alle politiche industriali e di sviluppo.
“Forti. Progetti, non poteri”, è il titolo che è stato scelto per il 31°appuntamento di Capri. Siamo la seconda manifattura europea, ma dal primo gradino, la Germania, “ci separa tre volte il nostro valore aggiunto, mentre dal terzo posto, la Francia, solo uno zero virgola”. Ecco perché occorre recuperare fiducia e competitività.
Sulla legge di stabilità: «Ha tutte le premesse per chiamarsi legge di sviluppo. Vediamo un piano che si chiama innovazione, perché aiuta le imprese a fare un salto avanti di dieci anni. Non possiamo che essere soddisfatti di vedere un disegno di politica industriale ampio ed organico», ha detto Gay, sottolineando alcune riserve: «Ancora non si sa se Bruxelles darà il via libera e se in parlamento ci sarà l’assalto alla diligenza».
Sul Referendum, la posizione dei giovani, come di tutta la Confindustria è unanime: “battaglia tra coraggio e rancore. Votiamo Sì per un paese più stabile e più semplice. Non ci rassegniamo a decrescita “infelice”, a un’Italia che si arrende alla stagnazione e non ha il coraggio per grandi progetti. Rispettiamo chi vota No nel merito, ma il referendum non è elezione politica anticipata”.
E poi lo sguardo rivolto al futuro: “un’impresa familiare su 5 prevede un passaggio generazionale nei prossimi 5 anni, è una grande sfida per tutti noi, se non cresciamo nel 2017 rischiamo di sforare ogni limite di deficit o di dover fare a breve una manovra correttiva lacrime e sangue”.
Gay si è soffermato su alcuni aspetti critici: sulle entrate, le coperture sono basate per lo più su misure una tantum e pochissimi risparmi strutturali di spesa pubblica. Ed ha rilanciato il piano dell’ex commissario Cottarelli di 34 miliardi di risparmi: “Peccato non essere andati avanti, una profonda spending review avrebbe aperto la strada ad un taglio immediato del cuneo contributivo e dell’Irpef”.
Per quanto riguarda il fisco: “Più che cambiare nome ad Equitalia – ha detto il presidente dei Giovani – andrebbe resa equa l’Italia, chi sbaglia deve pagare, ma le tante persone perbene non vanno vessate”. Restano poi, ha aggiunto Gay, i tempi lunghi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione e l’inefficienza dei tempi della giustizia civile.
Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia è intervenuto oggi, nella giornata conclusiva. Il suo messaggio ai giovani è stato di forte incoraggiamento e motivazione: “Fra di voi ci sarà il futuro presidente di Confindustria”, e soffermandosi poi sul valore della produttività e sull’importanza del confronto con le parti sociali: “Sulla produttività si gioca il futuro del Paese, bene se il Governo agisce su politica fiscale” e “Pronti a un #PattodellaFabbrica per la crescita e per combattere le disuguaglianze”.
“Lanciamo questa sfida: diventiamo il più grande Paese industriale al mondo”.
boccia
POLETTI. Anche il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, è intervenuto alla convention dei giovani di Confindustria, confrontandosi a distanza con il presidente dell’Inps, Tito Boeri, che ha criticato la manovra di bilancio che a suo avviso non difende i giovani: ” E’ più per i pensionati e per chi sta per andare in pensione, che non per investire sul futuro del lavoro”.
“Non è vero che la manovra presentata dal Governo non pensa ai giovani e al loro futuro” ha ribadito il ministro nel suo intervento di chiusura della prima giornata. Poletti ha respinto questa lettura e ha ricordato gli interventi previsti sotto la sigla “Industria 4.0” e che prevedono “non solo più risorse per chi investe in tecnologia ma anche per la ricerca e la formazione, come per esempio ponendosi l’obiettivo di raddoppiare il numero di allievi iscritti agli istituti tecnici impegnati nello studio di materie scientifiche”.
GIANNINI. Anche il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini alla kermesse caprese. Intervenendo ieri, ha ricordato alla platea gli interventi in stabilità 2017 che riguardano il suo dicastero. In particolare si è soffermata sull’alternanza scuola/lavoro che quest’anno “ha interessato 600 mila studenti e che punta ad arrivare già dal prossimo anno scolastico, ad 1,5 milioni, con una dote di 100 milioni di euro strutturati”. Le aziende che assumeranno poi studenti che hanno fatto alternanza o l’apprendistato, entro sei mesi dal conseguimento del titolo, godranno di uno sgravio di euro 3250 l’anno, per tre anni. Infine, non da ultimo, il raddoppio dei fondi per gli ITS. Gli Istituti tecnico superiori, impegnati a formare tecnici specializzati e caratterizzati da una forte percentuale di occupazione dei suoi allievi, vedrà le risorse passare da 13 a 26 milioni di euro, con aspettative occupazionali anch’esse raddoppiate.
Mariano Berriola

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