Un anno senza Giulio Regeni. Elena cattaneo: non c'è libertà senza ricerca

La senatrice Elena Cattaneo racconta al sole 24 ore le sue considerazione sul tema della ricerca in relazione ai tragici fatti che hanno visto la scomparsa di Giulio Regeni ricercatore italiano torturato barbaramente in Egitto e ucciso senza pietà.

“Corre un brivido lungo la schiena ad ascoltare le parole pronunciate da Giulio Regeni nel video registrato dal capo degli ambulanti del Cairo, per conto del servizio di sicurezza nazionale egiziano. Ma si prova anche un sentimento di orgoglio morale nel sentirsi, come ricercatori e colleghi di Giulio, partecipi dei valori di onestà, indipendenza e libertà che egli ha difeso”. Questo l’incipit dell’intervista rilasciata dalla senatrice a vita Elena Cattaneo, a un anno dalla scomparsa di Giulio Regeni, che trovate nella versione integrale sul supplemento culturale “Domenica” del Sole 24 Ore.
“Le università – afferma la Senatrice Cattaneo – hanno il dovere di proteggere gli studenti che fanno ricerca sul campo, anche nell’interesse di tutti noi, per fornirci meccanismi e metodi utili a comprendere dinamiche e scenari che altrimenti ci resterebbero ignoti benché potenzialmente in grado di influenzare il nostro futuro. Soprattutto sarebbe necessario che i paesi che traggono benefici da queste ricerche, cioè i nostri paesi liberi, diano dei segnali chiari, intransigenti, a quelli dove le libertà fondamentali latitano o vengono seppellite sotto migliaia di cadaveri. In questo caso il segnale è l’individuazione dei responsabili, a qualunque livello, e una esemplare sanzione giudiziaria”.
Sulle pagine dell’inserto domenicale, la Professoressa Cattaneo ricorda l’impegno di magistratura e governo ribadito qualche giorno fa dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni affinché si giunga, finalmente, alla verità su quanto accaduto. “Un impegno – sottolinea la Cattaneo – necessario per rendere giustizia alla memoria di Giulio, ai suoi familiari esposti per sempre alla sopportazione di un dolore disumano, alla dignità e all’autonomia della ricerca accademica e al riconoscimento dei diritti fondamentali della persona”.
“La ricerca accademica è stata uno dei fattori propulsivi per la conquista delle libertà civili – ricorda la Senatrice a vita Elena Cattaneo – un fatto che persino nel nostro Paese si tende a dimenticare e a non alimentare come si dovrebbe. Non ci può essere alcun limite alla libertà degli studiosi di studiare. Non ci può essere alcun timore nel perseguire la conoscenza”.

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