Storia nelle scuole: passato o presente?

Gli studenti chiedono di eliminare alcune parti di storia antica per fare spazio a quella moderna, e la ministra li asseconda.
Si diffondono le lamentele degli studenti circa il programma scolastico di storia, i quali ritengono che non sia necessario trattare tutti o, comunque, in modo così specifico, i periodi dell’antichità ma bisognerebbe invece soffermarsi sul presente per capire cosa succede attorno a noi. La ministra dell’istruzione Valeria Fedeli si è dimostrata disposta ad appoggiare la proposta degli allievi e ha deciso di intervenire affinché si effettui un cambiamento nell’ordinamento scolastico.
Il filologo classico e storico antichista Luciano Canfora afferma a “La Stampa” che lo studio della storia antica ci facilita a capire gli eventi che caratterizzano il periodo moderno e contemporaneo. Sarebbe, ad esempio, impossibile comprendere l’imperialismo moderno senza avere le basi nozionistiche della struttura dell’impero romano; per lo stesso motivo non si potrebbe intendere la storia moderna senza lo studio del passato. Canfora argomenta poi che i programmi riguardano anche i contenuti che coprono tutto il Novecento, ma spesso i professori non riescono a completarli. È dunque compito loro gestire in modo opportuno il tempo per spartire l’intero programma.
Il motivo principale, sempre secondo Canfora, è perché spesso si spreca tempo in gite o assemblee che non hanno un vero e proprio scopo.

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