Com'è un pomeriggio olandese? Vi racconto Maas

Nel mio primo post abbiamo preso un caffè insieme, comodamente seduti in un caldo e accogliente bar. Oggi vi invito a fare una passeggiata per le caratteristiche vie di Maas. Vi va di unirvi a me?

Io vivo in quella che è considerata la zona nuova della città, sede di uffici e di compagnie di ogni tipo. Quindi non stupitevi se incontreremo qualche giovane banchiere in giacca e cravatta con la sua bicicletta.

 

La prima tappa del nostro tour è Plein 1992, la piazza del centro culturale Centre Ceramique e di uno dei CoffeLovers più grande della città.

Come intravedete dalla foto, alla fine della piazza ci sono le scale che portano al ponte bianco, foto quotidiana delle mie IG stories. Odio questo ponte letteralmente. Tutti lo odiano. I gradini sono infiniti, bassi e lunghi. Quindi non potete farne due alla volta perché il vostro passo non è abbastanza lungo, ma nemmeno uno perché il vostro passo è sempre troppo lungo. Ma tanto potrete dirmi voi cosa ne pensate.

 
 

Superato il ponte, siamo subito nel parco. Potete vedere qualcuno che corre, qualche gruppo di ragazzi che sta facendo un picnic e qualche coppia di vecchietti che porta a spasso il cane. Ci troviamo di fronte alle mura della città, che circondano quello che viene considerato il centro storico di Maas. Stiamo andando a vedere le due grandi piazze. Stiamo per perderci tra le viuzze piene di negozi. E ci stiamo finalmente fermando per un caffè.

Prima però facciamo una passeggiata per il parco. Ammiriamo il paesaggio. Le foglie colorate dall’autunno che si muovono per il vento. Il fiume. Le casette. La fontana. Bambi e i suoi amici. Io sono fedele ai cartoni animati e li chiamo ancora così. Si, c’è veramente un mini mini zoo a due passi dal centro.

 
 

Siamo finalmente arrivati in piazza. A catturare la vostra attenzione sarà sicuramente il campanile rosso della basilica di San Servatius. Saliamo in cima – solo 200 gradini dai – per guardare Maas da una prospettiva diversa.

Una volta tornati con i piedi per terra, vi accorgerete di quanti bar circondano la piazza. Di giorno accolgono famiglie e turisti, di sera i ragazzi e le loro feste.


Non le avevate ancora notate? Sono le statue di arte  moderna che si trovano in un angolo della piazza. Sono molto simpatiche e colorate. Catturano l’attenzione di tutti. I bambini ci corrono intorno. I ragazzi ci scattano le foto. I vecchietti le guardano con occhio un po’ perplesso. Cercano di capire il nome dell’autore, ma non ha lasciato alcuna firma  sulle sue opere. Cercano di capirne il senso. Ma come sempre sta a noi decifrarlo.

Scattata la foto? Allora andiamo a vedere la prima chiesa-libreria a me nota.

 
 

Dovete sapere che in Olanda ci sono un sacco di chiese – tutte in stile gotico – e soprattutto un sacco di chiese sconsacrate. Vengono usate per tutto. Per ospitare palestre. Asili nido. Bar. Feste – sono stata veramente a una festa in una chiesa. In questo caso, ospita una libreria.



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

E’ arrivato il momento della merenda. Se mi conoscete sapete che amo il rosa. Se avete letto il mio primo post sapete che amo il rosa. Quindi non potevo non portarvi nell’unico bar di Maas completamente Pink.

Cappuccio e macaron al pistacchio. Quattro chiacchiere e possiamo ripartire in direzione Vrijthof.

 
 
 
 
 

Il mercoledì e il venerdì il palazzo è circondato dalla bancarelle del mercato. Il mercoledì troviamo bancarelle di frutta e verdura, pesce, vestiti, stoffe, fiori. Il venerdì invece c’è più un mercatino delle pulci. Dovrete tornare per vederlo.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Dopo un giro per i negozi e un po’ di sano shopping. E’ ora di salutarci. Spero che Maastricht vi sia piaciuta. Spero che vi abbia lasciati stupiti, così come ha lasciato stupita me.

Ora spero che sia un’altra la città che mi lasci stupita, che mi rubi il cuore per questo week-end. Parlo di Amsterdam, che mi accoglierà per i prossimi giorni. Se non ci siete mai stati e volete viverla con me. Vi aspetto su IG.

Hoi Hoi!

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