Maturità 2018, le date e le prove spiegate punto per punto

SFOGLIA LA NOSTRA GUIDA ALLA MATURITA’ 2018 
 
L’esame di maturità 2018 è l’appuntamento più importante dell’anno per gli studenti del quinto anno delle superiori: l’ultimo prima di entrare nel mondo del lavoro o degli studi universitari. Non prima, però, di aver affrontato l’esame di Stato che inizierà ufficialmente il 20 giugno con la prima prova 2018. Per arrivare alla maturità dovete assicurarvi non solo di prepararvi adeguatamente per tutte le prove d’esame, ma anche di presentare, entro le date fissate dal Miur, la domanda di ammissione entro il 30 Novembre 2017 al Dirigente scolastico della scuola. Chi, per gravi e motivati problemi, non rispetterà la scadenza, avrà tempo fino al 31 gennaio, termine ultimo per presentare le domande di partecipazione tardive. Se vi preoccupava l’idea di affrontare un esame diverso da quello degli anni precedenti, non vi preoccupate perché quella di quest’anno sarà una maturità tradizionale: la riforma, infatti, è slittata al 2019 perché serve più di un anno scolastico per adeguare il sistema. Dunque anche per quest’anno restano sia i 3 scritti (e non 2 come prevede la riforma) che il calcolo del voto, la tesina e le commissioni. Cambiamenti in arrivo anche per quanto riguarda gli anni di scuola superiore: il Miur ha infatti lanciato una sperimentazione per accorciare da 5 a 4 gli anni di scuola necessari per arrivare all’esame di maturità.
ESAMI SCRITTI
Gli scritti per la Maturità 2018 si svolgeranno tra il 20 e il 25 giugno: prima prova uguale per tutti (20 giugno), seconda prova (21 giugno), terza prova (25 giugno). Il 18 e 19 giugno si svolgerà la riunione plenaria e si insedieranno le commissioni d’esame. Non è invece dato sapere quando inizieranno gli orali perché la decisione viene presa singolarmente dalle scuole. C’è chi inizierà i colloqui uno o due giorni dopo la terza prova e chi invece qualche giorno dopo. Il primo passo da fare per la maturità è inoltrare la domanda di partecipazione rispettando le scadenze previsto dal Miur. Inoltre, il requisito fondamentale è l’ammissione. A decidere l’accesso o l’esclusione dall’esame di maturità è il Consiglio di classe che, durante gli scrutini di giugno, valuta media dei voti, voto in condotta e assenze. Chi ha tutti i requisiti per essere ammesso sarà considerato “idoneo” ad affrontare la maturità; in caso contrario si viene bocciati e si dovrà ripetere l’anno.
Il giorno del primo scritto, che sarà uguale per tutti i maturandi indipendentemente dall’indirizzo di studio, andrà scelta una traccia tra quelle messe a disposizione del Miur, da svolgere in un massimo di sei ore con il solo aiuto del vocabolario d’italiano. Le tipologie da scegliere sono: analisi del testo, tema storico, saggio breve, articolo di giornale, tema di attualità. La seconda prova invece sarà diversa per ogni indirizzo di studio, si svolge nello stesso giorno in tutta Italia ma, a differenza della prima prova, cambiano i contenuti per ogni tipologia di scuola. A gennaio il ministero sceglie le materie per ogni liceo, istituto tecnico e istituto professionale ed elabora le tracce in base alla materie annunciate. Il giorno dell’esame ogni scuola riceverà i compiti specifici da somministrare ai maturandi. Tutti i maturandi che frequentano un determinato percorso di studi dovranno svolgere le stesse tracce; ad esempio, tutti i maturandi dello scientifico si confronteranno con gli stessi problemi e quesiti, così come tutti gli studenti del classico dovranno tradurre la stessa versione di latino. Anche la durata non è uguale per tutti ma viene specificata dal Ministero ed indicata in calce alla traccia stessa.
QUIZZONE E ORALE
La terza prova e’ l’ultimo scritto dell’esame di maturità. Il quizzone, così come gli altri scritti, si svolge nello stesso giorno in tutto il Paese ma a coincidere è solo questo: infatti non è più il Miur a preparare le tracce ma sono le commissioni delle singole scuole a scegliere materie, tipologia di compito (ad esempio se a domande aperte o chiuse), quesiti e il tempo di cui disporranno i maturandi per il suo svolgimento. Questo sarà l’ultimo anno del test a scelta multipla che verrà eliminato nel prossimo ciclo di studi. Infine l’ultimo tassello che comporrà il puzzle sarà la prova orale; il colloquio consiste in un’interrogazione incrociata su più materie. Si svolge davanti a tutta la commissione e proprio per questo è considerata una delle prove più delicate: da solo, davanti ai commissari, il maturando deve rispondere alle domande degli interni, che lo conoscono, ma anche degli esterni. 
COME VENGONO CALCOLATI I PUNTI
Ad ogni prova scritta dell’esame di maturità 2018 viene assegnato un voto in quindicesimi. All’orale la commissione può assegnare fino ad un massimo di 30 punti. A questi voti vanno poi aggiunti i crediti scolastici con i quali si è ammessi all’esame e gli eventuali 5 punti di bonus a discrezione della commissione. Dalla somma di tutti questi voti ne risulterà quello finale della maturità. 

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