Un’Università per i rifugiati: UNINETTUNO presenta allo YIF di Roma il progetto per studenti colpiti dalle guerre

Un’università per rifugiati e richiedenti asilo, un’opportunità per chi ha dovuto abbandonare il proprio percorso di studio a causa di guerre, conflitti e persecuzioni e che in questo modo avrà la possibilità di poter riscrivere un capitolo importante della propria vita. È questo il progetto che domani, venerdì 6 ottobre, verrà presentato allo Young International Forum, il più grande salone italiano dedicato al tema dell’internazionalizzazione, della formazione e dell’orientamento, che si sta svolgendo con uno straordinario successo di pubblico negli spazi dell’ex Mattatoio Testaccio a Roma. L’iniziativa verrà illustrata nel dettaglio nel corso di un convegno che vedrà la partecipazione del presidente della Fondazione educativa “Italia Orienta”, Mariano Berriola, e di Maria Amata Garito, rettore dell’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO che ha ideato e sta portando avanti il progetto.
“University for Refugees” (www.istruzionesenzaconfini.it), infatti,  è il primo portale al mondo – già disponibile in inglese, francese, italiano e arabo – realizzato dall’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO  finalizzato all’integrazione di migranti, rifugiati e richiedenti asilo di tutto il mondo attraverso l’accesso all’istruzione e il riconoscimento delle loro competenze accademiche e professionali. Grazie a “University for Refugees”, rifugiati e migranti iscritti ai corsi accademici di UNINETTUNO potranno assistere alle lezioni di docenti provenienti dai loro stessi Paesi (es. Siria, Egitto, ecc) visto che si è scelto non di affidarsi semplicemente alla traduzione dei contenuti, bensì si è pensato di coinvolgere i migliori docenti provenienti da diverse università del mondo, dando loro la possibilità di realizzare le lezioni nella propria lingua. Oggi alcuni di questi docenti – a causa delle situazioni critiche in cui versano i Paesi di provenienza – non possono più insegnare. Le loro lezioni contenute nei corsi UNINETTUNO si caricano, quindi, di un grande valore anche simbolico e mantengono viva la testimonianza di una classe accademica che, altrimenti, sarebbe andata perduta.
“Siamo molto contenti che UNINETTUNO abbia scelto proprio lo YIF di Roma per lanciare questa straordinaria iniziativa che non ha soltanto un valore accademico ma soprattutto umano e sociale” spiega Mariano Berriola, presidente della Fondazione educativa Italia Orienta. “Le università devono trovare un nuovo ruolo e una nuova funzione nella società – aggiunge il rettore di UNINETTUNO Maria Amata Garito – in un contesto di un mondo interconnesso e globalizzato, in particolare in Europa, che in questo momento sta affrontando uno dei più grandi flussi migratori della storia del genere umano”.
Inoltre, grazie a 50 borse di studio messe a disposizione da UNINETTUNO, ragazzi titolari di protezione internazionale potranno iscriversi ai corsi di laurea dell’Università telematica e conseguire così un titolo di studio riconosciuto in Italia, in Europa e in molti Paesi arabi del Mediterraneo. Attualmente tra i beneficiari delle borse di studio ci sono studenti provenienti da Paesi come la Siria, l’Afghanistan, la Libia, il Burundi, l’Honduras, il Niger, il Pakistan, la Somalia, l’Eritrea, la Palestina e oggi hanno la possibilità di riprendere la loro vita universitaria interrotta nei Paesi di origine, a causa di guerre e conflitti. Al contrario dell’opinione pubblica diffusa, molti di questi ragazzi e ragazze hanno dei profili brillanti: parlano diverse lingue, hanno già conseguito oltre 10 anni di scolarizzazione e, in molti casi, sono già in possesso di un titolo di Laurea triennale o specialistica.
Anche grazie a questo progetto, di recente l’UNESCO ha indicato UNINETTUNO (unico ateneo telematico italiano valutata a pieni voti dall’Anvur, l’Agenzia nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca) tra le università che operano per il raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile globale. Inoltre UNINETTUNO, sempre per il progetto sui rifugiati, ha ricevuto la menzione d’onore all’International E-Learning Award 2017 (Academic Division), assegnato da IELA (l’International E-Learning Association, con sede a New York). Appuntamento quindi a domani, venerdì 6 ottobre, alle ore 11 nella sala Europa per conoscere i dettagli di questo importante progetto all’interno del convegno “L’Università del XXI secolo tra tradizione e innovazione”.

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