Allevamento di lumache: come aprirlo, costi e guadagni

Vi piacerebbe aprire un allevamento di lumache e non sapete come fare? Vi propongo una guida pratica con informazioni utili su come aprire un allevamento di chiocciole e sugli investimenti necessari per intraprendere quest’attività agricola non molto comune ma, comunque, in forte crescita nel nostro Paese.
L’elicicoltura, ossia l’allevamento di lumache a scopo alimentare, è vista da molti aspiranti imprenditori come uno dei possibili settori produttivi in cui crearsi un lavoro. Si tratta di un’attività che lentamente ha preso piede in Italia. Nata all’inizio degli anni Settanta, da attività marginale e poco conosciuta, è divenuta una vera e propria attività agricola, sempre più diffusa e praticata.
Quello dell’elicicoltura è un mercato in continua espansione, che non ha risentito della crisi e che offre vantaggiose opportunità di investimenti. Le oltre 12.000 aziende italiane dedite all’allevamento, con un fatturato annuo di 300 milioni di Euro e 9.000 ettari coltivati, godono di ottima salute.
Questo trend positivo è sicuramente legato al fatto che un italiano su 2, secondo una rilevazione condotta da Coldiretti, apprezza le lumache il cui consumo, dal punto di vista nutrizionale, è particolarmente indicato per chi deve seguire un’alimentazione priva di grassi.
Al momento allevamenti di lumache stanno nascendo un po’ ovunque nel Belpaese. La regione che ne conta di più è la Sicilia, dove è presente il più grande allevamento di chiocciole d’Italia, seguita dalla Toscana e dal Piemonte. Come vedremo più avanti, si tratta di imprese che non richiedono un costo elevato per essere avviate.
Cosa serve al futuro imprenditore per aprire un’azienda specializzata nell’elicicoltura? Per prima cosa, gli occorre il terreno dove stabilire l’allevamento. Chi non possiede una terra di proprietà, dovrà comprarla oppure potrà affittare un terreno agricolo. In ogni caso, non è un problema. Gli appezzamenti di terra non edificabile hanno oggi un valore di mercato molto basso. Anche gli affitti agricoli hanno costi contenuti. In alternativa, si può rivolgere a persone che si accontentano della manutenzione del fondo e concedono la terra in comodato d’uso gratuito.
La scelta del terreno è fondamentale. Esso va selezionato con cura, tenendo conto di fattori come l’umidità, l’esposizione alla luce solare, la pendenza e la composizione chimica del terriccio.
Servono, poi, il materiale per la recinzione esterna e la perimetrale, fondamentali per proteggere le chiocciole dalle incursioni di predatori quali topi e rettili in genere. Oltre ai recinti esterni, occorrono anche i recinti interni per difenderle, in questo caso, dai raggi UV. E, ancora, gli impianti di irrigazione e i riproduttori ovvero le prime lumache che si accoppieranno producendo le uova destinate a diventare i molluschi di futura commercializzazione. Infine, le coltivazioni per le lumache ossia le sementi di colture utili ad alimentarle e ombreggiarle, in particolare la bietola, e gli attrezzi quali un tosaerba o un decespugliatore e un trattore di piccole dimensioni.
REQUISITI
Dal punto di vista pratico, per aprire un allevamento di lumache all’aspirante allevatore occorrono:
l’iscrizione presso il Registro delle Imprese agricole nella Camera di Commercio;
l’iscrizione presso Partita Iva, Inps e Inail;
il documento di valutazione del rischio a norma della legge 626/1994.
Se oltre all’allevamento, l’attività comprende anche la vendita dei prodotti al pubblico occorrerà anche l’autorizzazione igienico sanitario da parte dell’ASL competente e il conseguimento HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points).
Dal punto di vista professionale, non servono particolari esperienze per intraprendere questo mestiere ma una buona dose di passione e interesse. Il futuro elicicoltore deve costruire la sua professionalità facendosi guidare da chi già lavora nel settore per imparare i metodi di coltivazione. Deve aggiornare le proprie competenze leggendo riviste specializzate, visitando fiere ed esposizioni e stringendo relazioni con gli altri produttori.
COSTI
Quanto costa aprire un allevamento di lumache? L’apertura di un impianto per l’allevamento intensivo di circa 5.000 metri quadri richiede un investimento di circa 20.000 euro così suddivisi:
8.000 Euro per le recinzioni,
1.500 Euro per la preparazione del terreno (disinfestanti e derattizzanti),
5.000 Euro per circa 24.000 chiocciole da riproduzione,
600 Euro per la semina specializzata,
4.500 Euro per costi di manodopera.
Ovviamente, per superfici superiori, l’incidenza di spesa per metro quadro strutturato, diminuisce proporzionalmente all’aumento dei metri quadrati investiti a coltura.
AGEVOLAZIONI ECONOMICHE
Negli ultimi anni, per supportare coloro che vogliono intraprendere un’attività elicicola sono stati stanziati diversi finanziamenti, quali i finanziamenti europei a fondo perduto PSR 2014 – 2020 (Piano Sviluppo Rurale), i finanziamenti agevolati per Start Up, i crediti d’imposta (presenti in alcune regioni) e le misure di sostegno provenienti dalle banche.
COME GUADAGNARE CON UN ALLEVAMENTO DI LUMACHE
I ricavi di un’azienda elicicola sono direttamente proporzionali al numero dei recinti creati e, quindi, alle dimensioni dell’allevamento. Per ogni 5.000 metri quadrati di impianto, il ricavo annuo lordo si aggira intorno ai 24.000 – 26.000 Euro. Secondo i dati dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura, la resa media, con una gestione corretta, si aggira sui 15/20 soggetti vendibili per ogni riproduttore selezionato e introdotto in allevamento, che corrisponde indicativamente a circa 1 kg per ogni metro quadro di impianto.
Naturalmente, i profitti non dipendono soltanto dalla capacità di far riprodurre le chiocciole ma anche dall’abilità dell’allevatore di individuare e raggiungere i canali di vendita interessati. Un punto cruciale che determina il rendimento dell’attività è, infatti, la commercializzazione del prodotto. Chi riesce ad arrivare al cliente finale con un prodotto finito massimizza i guadagni, ma la vendita richiedete tempo ed energie. In alternativa ci si può rivolgere a rivenditori, negozi di alimentari, ristorazione: in questo caso, ovviamente si guadagna un po’ meno a fronte di un minore impegno di marketing. Chi vuole invece non pensare alla fase di vendita può rivolgersi a consorzi o grossisti, ma nel farlo rinuncia a una bella fetta di rendita.
Se l’idea di aprire un allevamento di lumache vi incuriosisce e desiderate saperne di più, vi consiglio di consultare il sito web Istituto di Elicicoltura.

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