Smartphone per la didattica: si o no? Nei mesi precedenti si è infiammata la discussione dopo la proposta della ministra Valeria Fedeli di introdurli in classe, scatenando molte polemiche. Non lontano da noi i cugini francesi hanno bandito lo strumento nelle scuole medie. Il presidente Emmanuel Macron, infatti, lo aveva promesso in campagna elettorale: via lo smartphone nelle scuole elementari e medie. E ieri il ministro dell’Educazione nazionale, Jean-Michel Blanquer, ha assicurato che l’impegno preso dal Capo dello Stato d’Oltralpe sarà mantenuto a partire dal prossimo anno scolastico.
Due visioni diverse insomma. Il divieto, però, non è assoluto, il ministra ha dichiarato al giornale Le Figaro che “i dispositivi dovranno essere spenti entrati a scuola e non dall’inizio della lezione ma devono essere confinati e pronti all’uso per situazioni di emergenza”. Una posizione intermedia tra i sostenito e apocalittici modello risulta, da una prima analisi, una posizione intermedia tra chi li vorrebbe sempre a portata di mano degli alunni per l’uso nell didattica, e chi invece li vorrebbe sempre spenti perché distraggono soltanto gli alunni. Daltro canto la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli dichiarò che “si devono essere usati esclusivamente per la didattica come strumento digitale ma non si può pensare che se ne debba fare un uso libero e personale: esattamente il contrario, collettivo e consapevole sotto la guida dei docenti.
Related Posts
Psicologo a scuola, l’intervista al presidente dell’Ordine David Lazzari: “Può aiutare anche gli insegnanti sempre più gravati da nuovi compiti”
"Lo strumento attuativo è l'attivazione nuclei di psicologi scolastici sul territorio"
27 Marzo 2024
Stangata contro i diplomifici: studenti potranno recuperare non più di due anni scolastici in uno
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il disegno di legge Semplificazioni. Il ministro Valditara: "Così puntiamo a prevenire fenomeni di illegalità e di abuso".
27 Marzo 2024
Mattarella scrive alla scuola di Pioltello chiusa per il Ramadan: “Apprezzo il vostro lavoro”
I membri del Consiglio di istituto: "Ora rispettate la nostra scelta"
27 Marzo 2024
Violenza a scuola, dal 30 marzo inasprite le pene per chi aggredisce presidi e docenti
Bucalo (FdI) a Corriereuniv.it: "Introduciamo norme a tutela della stessa istruzione a scuola"
25 Marzo 2024