Dovrà ripetere l’esame di maturità lo studente che lo scorso giugno fu sorpreso a copiare alla prova di matematica. la prima sezione del Tar delle Marche ha respinto il ricorso che Alessandro Stella aveva presentato subito dopo essere stato escluso dall’esame, annullando la prova suppletiva di settembre, superata con 60 su 100, che lo studente aveva svolto dopo l’arrivo della sospensiva degli stessi giudici che avevano accolto in prima istanza il ricorso. Infatti i giudici avevano disposto che venisse considerata nulla la prova contestata allo studente dandogli la possibilità di raggiungere il punteggio necessario con lo svolgimento della terza prova e dell’orale. Alessandro ha così sostenuto le due prova il 22 settembre, in attesa di conoscere l’esito del ricorso che è poi discusso lo scorso sei dicembre. Ma la sentenza di ieri ha ribaltato la situazione.
I giudici amministrativi infatti non hanno ritenuto si dovesse far riferimento al regio decreto, su cui poggiava il ricordo delle avvocatesse Maria Antonietta Cataldi e Maria Cristina Macchioni, ma alle più recenti circolari del ministero dell’istruzione in materia di esami di maturità. Insomma vale quanto deciso dalla commissione d’esame: rimandato. Ora la famiglia e gli avvocati pensano di portare eventualmente il caso di fronte al Consiglio di Stato. La contestazione si verificò il 22 giugno quando, durante lo svolgimento della prova di matematica, la presidente della commissione scoprì lo studente ad armeggiare con il telefonino. Sembrerebbe infatti che qualcuno avesse inviato ad Alessandro la soluzione tramite messaggio ed è questo il motivo per cui i docenti decisero di escludere il ragazzo dalle prove successive.
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