Iannacone agli studenti dell'Educational tour: "Lavori umili utili per raggiungere i propri obiettivi"

“Cercate di capire il più presto possibile chi siete e capirete dove volete andare”. Non usa giri di parole Domenico Iannacone, giornalista e conduttore televisivo – “I dieci comandamenti” su Rai Tre -, ospite della prima tappa dell’Educational tour della fondazione Italia Orienta all’Istituto “Tommaso Salvini” di Roma. “Quando ero ragazzo e volevo scrivere, venni a Roma e per avere la mia libertà feci anche lavori umili che mi insegnarono la fatica di raggiungere i propri obiettivi”. Libertà che il giornalista di Torella del Sannio si è guadagnato con anni di gavetta prima nella carta stampa e poi sullo schermo televisivo. “Per fare questo mestiere bisogna alimentare costantemente la propria curiosità – afferma – senza dimenticare, però, l’importanza degli insegnamenti “di bottega” dei bravi maestri”. 
Un concetto quello della trasmissione dei saperi ripreso anche dal presidente di Italia Orienta, Mariano Berriola, che citando un articolo del giovane professore e firma del Corriere della Sera Alessandro D’Avenia – Io voto Socrate -, sottolinea come l’orientamento sia l’ingrediente mancante della “bottega” che dovrebbe essere la scuola. “I numeri della dispersione scolastica italiana mettono a nudo un sistema che fa fatica a dare uno sbocco ai giovani”. Il sistema scolastico non deve soltanto fornire un’istruzione ma “aiutare i ragazzi ad avere uno sguardo sul mondo”. Stimolazione, partecipazione, riflessione, consapevolezza: “Passaggi chiave del percorso formativo che gli studenti dovrebbero avere all’interno di un sistema istruttivo che dia gli strumenti per essere autonomi in una società in continuo cambiamento”. 
Per Giulia, liceale del quarto anno, non è la qualità dell’istruzione il problema della scuola ma l’ascolto. “Il fatto di avere molta informazione rispetto alle generazioni precedenti, costantemente bombardati, noi studenti riusciamo con maggiore difficoltà a sviluppare una consapevolezza sul nostro futuro. Inoltre – continua la studentessa – siamo più isolati rispetto la generazione dei nostri padri. Oggi fare un test per l’università possiamo farlo anche dallo smartphone ma ci mancano persone che ci ascoltino”. Tommaso, invece, sottolinea come “non si dovrebbe scegliere un percorso di studi soltanto per avere un lavoro che possa mantenerti perché altrimenti il rischio è di essere infelici e pieni di rimorsi”. Giovani che vogliono essere protagonisti del proprio futuro e non lasciati soli nelle scelte che li formeranno come uomini e donne di domani. 
Il tour di Italia Orienta fa tappa domani, 14 marzo, a Latina per poi toccare ben 27 città italiane. Gli esperti di Italia Orienta incontreranno circa 20mila studenti, docenti e presidi di oltre 210 istituti, dai Licei ai Professionali, per confrontarsi sul delicato passaggio tra scuola e lavoro. Ai ragazzi sarà messa a disposizione dalla Fondazione un’equipe di docenti impegnati in diverse attività, tra le quali: laboratori e workshop e capire meglio se stessi anche attraverso test creati apposta per loro, come quello sull’autoimprenditorialità.
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