Nonostante la mobilitazione compatta dei professori e delle famiglie degli studenti, uno stimato docente, preside da più di trent’anni in un collegio cattolico nella cittadina francese di Saint Ambroix, vicino a Nimes, Paul Gobillot, è stato licenziato in tronco alcuni giorni fa. La motivazione che è stata fornita dai vertici della scuola cattolica e dalla diocesi dalla quale dipende l’istituto, è: «per gravi motivi».
Ciò che viene contestato al professore, ha raccontato Le Monde, è di avere denunciato alla polizia uno stupro avvenuto tra gli studenti durante una gita scolastica, gettando così discredito al buon nome della scuola cattolica. Il direttore Gobillot, saputo dell’accaduto qualche giorno più tardi, ha immediatamente accompagnato i genitori della studentessa dalla polizia per la denuncia. Ed è proprio questo che gli viene contestato dal vescovo, o meglio, “di essersi mosso in totale autonomia, andando alla polizia senza avvertire prima il vescovo della denuncia, mettendo così a repentaglio la reputazione dell’istituto”.
Il professore si è difeso spiegando che di fronte al dolore della ragazza e dei suoi genitori ha agito secondo giustizia. “Se un ragazzo è in difficoltà, anzi, in forte difficoltà, in genere non si perde tempo ma si agisce”, ha dichiarato al quotidiano francese. Al fianco del docente sono scesi in campo i genitori e il corpo docente che hanno manifestato davanti al vescovo che però pare irremovibile nella sua decisione.
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