Domani è in agenda del Consiglio dei Ministri il provvedimento legislativo ralativo alle Universiadi per la nomina del supercommissario scelto dal governo su indicazione della Regione Campania. “Recuperiamo ritardi gravissimi – afferma il sottosegretario Pina Castiello – senza prevaricazioni sul territorio”. E già in settimana è in programma una riunione operativa per superare le problematiche relative al progetto sul porto di Napoli.
I termini della consegna per le infrastrutture della manifestazione sportiva sono state già spostate di un mese sulla precedente tabella di marcia. La scadenza, precedentemente prevista per il 30 aprile 2019, come richiesto dalla Federazione internazionale sport universitari (FISU), è stata fissata per il 31 maggio. I cantieri partiranno ad agosto, con i ritardi decisioni e burocratici accumulati il rischio era quello di non rispettare i tempi previsti (allestimenti compresi).
I poteri affidati all’attuale commissario Luisa Latella dovrebbero permettere di superare gli ostacoli per i ricorsi e altre tipologie di problemi procedurali. Gli appalti per gli impianti invece, sia quelli campania che della città di Napoli, sono ormai conclusi e pronti che la fare operativa. Domani il Governo scioglierà il nodo sul supercommissario per recuperare il tempo perduto. “Il Governo vuole trasformare ritardi e errori in scelte strategiche per Napoli e il Mezzogiorno – continua la sottosegretaria – sarà affidato direttamente agli enti locali il governo dei processi amministrativi e realizzativi”.
Il viallaggio degli atleti sarà sull’acqua. “Per noi quella delle navi da crociera è una scelta di marketing irrinunciabile per Napoli e il suo mare. Il porto di Napoli, se fosse necessario anche quello di Salerno, devono diventare un proscenio straordinario per ospitare 7000 atleti che per due settimane faranno del Sud la capitale dello sport mondiale.
Chiusa insomma la questione del villaggio alla Motra d’Oltremare che nelle scorse settimane aveva rischiato addirittura di bloccare l’intera manifestazione. Ma se l’idea dei prefabbricati è stata accantonata, resta ancora aperta la problematica dei pagamenti per il progetto, senza incorrere in un’azione della Corte dei Conti. Sulla questione è stato anche annunciato un esporto in Procura da una serie di associazione guidate da “Insieme per Napoli”.
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