Fumo: la sigaretta elettronica, sempre più popolare tra gli adolescenti. Intervista alla dott.ssa Pacifici dell'Istituto Superiore di Sanità

La sigaretta elettronica (o e-cig, abbreviazione dell’inglese electronic cigarette) è un dispositivo ricaricabile che permette di inalare vapore, mimando l’atto del fumare. Le componenti principali sono: cartuccia (o inalatore) che contiene il liquido che vaporizzando a contatto con il riscaldatore può essere poi inalato; atomizzatore, che preleva il liquido dalla cartuccia e produce vapore; batteria, che alimenta l’atomizzatore. Con la sigaretta elettronica si aspira vapore contenente nicotina, glicerolo, glicole propilenico ed aromi vari, mentre con le sigarette tradizionali si aspirano le sostanze prodotte dalla combustione del tabacco. Per quanto riguarda la nicotina: nelle sigarette il contenuto varia da 0,1 mg a 1 mg per sigaretta (dipende dalle marche); per le e-cig in commercio si possono trovare liquidi variabili da 0, 3, 9 oppure 18 mg/ml. (le cartucce precaricate non possono contenere più di 2 ml di liquido con nicotina).
“L’utilizzo della sigaretta elettronica da parte dei giovani rappresenta un grave problema di salute pubblica”, ha affermato il Chirurgo Generale Vivek Murthy, portavoce delle questioni di salute pubblica all’interno del governo federale degli Stati Uniti. “La scienza ci dice che l’utilizzo di qualsiasi prodotto contenente nicotina da parte dei giovani è rischioso e dovrebbe essere evitato”. L’eco di quanto affermato oltreoceano è giunto anche in Italia, dove nel 2016, come specificato dall’Istituto Superiore di Sanità, a usare la sigaretta elettronica è stato il quattro per cento della popolazione. Un dato che certifica un sensibile incremento, dal momento che gli utilizzatori delle e-cig (electronic cigarette) nel 2015 raggiungevano appena l’1,1 per cento.
Ma a spiegarci perché tra i giovani e le sigarette elettroniche non dovrebbe esserci alcun contatto è la dott.ssa Roberta Pacifici, Direttore del Centro Nazionale Dipendenze dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha rilasciato un’intervista alla redazione di CorriereUniv pubblicata sulla Guida alla Maturità 2019.
 
Quali sono i numeri su teenager italiani ed e-cig? I teenager (14-17 anni) fumano perlopiù sigarette confezionate (65,1%), mentre il 3,9% usa sigaretta elettronica.
Perché i ragazzi iniziano con le e-cig? Gli aromi attraggono i consumatori giovani, aumentando il numero di coloro che iniziano a usare e-cig.
I ragazzi che “svapano” passeranno poi al tabacco vero e proprio? Vi sono studi negli Stati Uniti che riferiscono come l’uso di e-cig nei giovani possa indurre anche ad iniziare a fumare tabacco.
Perché i ragazzi iniziano a fumare? E cosa fumano? La maggior parte dei giovani inizia a fumare sigarette di tabacco tra i 15 e i 17 anni (38,9%), soprattutto perché influenzato dagli amici o compagni di scuola. Nella popolazione scolastica 14-17 anni fuma abitualmente l’11,1%, e il 51,8% ha iniziato a fumare alle scuole superiori.
Quali sono i danni in chi (teenager) “svapa” soltanto? Attualmente i rischi maggiori sono legati principalmente alla dipendenza da nicotina, che può anche avere conseguenze sullo sviluppo del cervello nell’adolescente, e agli effetti avversi più comuni quali tosse, asma, irritazione alla gola, nausea e mal di testa. Altri effetti sono legati al vapore e agli aromi nei quali sono presenti sostanze chimiche tossiche (aldeidi, metalli, particolato) i cui effetti a lungo termine sono ancora sconosciuti.
Vogliamo spiegare cosa succede al nostro organismo quando inaliamo le sostanze contenute dalla sigaretta elettronica? Quali rischi si corrono? Principalmente si inala nicotina in quantità variabili, aromi, glicerolo e glicole propilenico che dà l’effetto fumo. Diversi studi però dimostrano che nel vapore riscaldato che si inala sono presenti sostanze tossiche quali formaldeide e metalli, la cui assunzione a lungo termine può comportare rilevanti rischi per la salute. È molto probabile che la sigaretta elettronica produca esposizioni ad agenti tossici inferiori a quelli prodotti dalle sigarette di tabacco. Ma la sicurezza a lungo termine è sconosciuta così come la quantità di riduzione del rischio.
 

La sigaretta elettronica è un dispositivo ricaricabile che permette di inalare vapore, mimando l’atto del fumare. Le componenti principali sono: cartuccia (o inalatore) che contiene il liquido che vaporizzando a contatto con il riscaldatore può essere poi inalato; atomizzatore, che preleva il liquido dalla cartuccia e produce vapore; batteria, che alimenta l’atomizzatore. Con la sigaretta elettronica si aspira vapore contenente nicotina, glicerolo, glicole propilenico ed aromi vari, mentre con le sigarette tradizionali si aspirano le sostanze prodotte dalla combustione del tabacco. Per quanto riguarda la nicotina: nelle sigarette il contenuto varia da 0,1 mg a 1 mg per sigaretta (dipende dalle marche); per le e-cig in commercio si possono trovare liquidi variabili da 0, 3, 9 oppure 18 mg/ml. (le cartucce precaricate non possono contenere più di 2 ml di liquido con nicotina)
 
 
 
 
 
 
 
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