Schedatura prof, interrogazione Pd a Bussetti su caso Monfalcone

“Il silenzio di Bussetti è assordante”, lo afferma la vicepresidente Pd e capogruppo in commissione Cultura alla Camera, Anna Ascani. Il riferimento riguarda il “monitoraggio” delle scuole annunciato da Anna Maria Cisint, sindaca di Monfalcone, contro i prof di sinistra, colpevoli, a suo dire, “con le loro ideologie” di “avvelenare” i giovani e osteggiare “apertamente le scelte democratiche che gli italiani stanno manifestando verso gli amministratori della Lega”.
“Passate oltre 24 ore dalla notizia che la sindaca leghista di Monfalcone vuole schedare i professori di sinistra – attacca – è imbarazzante l’assordante silenzio del ministro dell’Istruzione. Che aspetta Bussetti a intervenire per tutelare la libertà degli insegnanti? Perchè non esprime solidarietà a chi viene minacciato di schedatura? È il ministro della Scuola o della Lega?”.
L’appello al ministro dell’Istruzione di Ascani è stato sottoscritto da tutti i deputati Democratici della commissione cultura, che aggiungono: “come membri della commissione cultura della Camera chiediamo al ministro dell’Istruzione di far sentire la sua voce a tutela della libertà d’insegnamento e più in generale del mondo della scuola sotto attacco da parte di personaggi di questo genere, che vorrebbero minarne l’indipendenza e condizionare il lavoro dei docenti attraverso minacce. Nell’esprimere la nostra solidarietà alla comunità scolastica di Monfalcone annunciamo che depositeremo quanto prima un’interrogazione affinché il ministro chiarisca la sua posizione riguardo queste minacce e ci dica come intende evitare simili tentativi di condizionamento”.
La vice presidente del Gruppo Pd al Senato, Simona Malpezzi, aggiunge: “Non so come abbia intenzione di fare, ma il semplice fatto che abbia anche solo pensato ad una cosa del genere è vergognoso e pericoloso. Mi auguro che i genitori e gli insegnanti tutti, non solo quelli che hanno la sfortuna di insegnare nel comune amministrato da una così, si facciano sentire. E lo stesso ministro Bussetti dica qualcosa a difesa del corpo docenti. Altrimenti è complice. Oggi deposito una interrogazione sull’argomento. Anche perché non vorrei che questa illuminatissima sindaca si sia arrabbiata perché a scuola i docenti parlano dei principi e dei valori della Costituzione. Indubbiamente in contrasto con quanto lei, con le sue uscite, sta facendo”.
Interviene anche l’ex ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli: “A Monfalcone c’è una sindaca della Lega che dopo aver già fatto calare la censura sui quotidiani Avvenire e il Manifesto eliminandoli dalla biblioteca comunale, adesso arriva a minacciare gli insegnanti. Oltre ad esprime la mia più totale solidarietà alle docenti e ai docenti, mi chiedo cosa aspetti il ministro Bussetti a intervenire, a spendere una parola per tutelare la dignità professionale e garantire l’indipendenza delle insegnanti e degli insegnanti accusati di osteggiare addirittura le scelte democratiche degli italiani verso gli amministratori della Lega”.
Fedeli, che è capogruppo in commissione Diritti umani conclude: “Cosa aspetta il ministro Bussetti a richiamare i valori della Costituzione e a ricordare alla sindaca che in Italia non solo è tutelata la libertà di stampa, d’opinione ed espressione ma, con l’articolo 33, anche quella d’insegnamento? A bloccare subito questa gravissima iniziativa dei ‘punti di ascolto riservato’ per denunciare anonimamente persone sospettate di professare idee non organiche al potere? Le liste di proscrizione fanno parte di un passato che non deve tornare. La sindaca – conclude l’ex ministro dell’Istruzione – rilegga la Costituzione sulla quale ha giurato e si scusi sia con chi ogni giorno lavora con grande professionalità nella scuola, che con le studentesse, gli studenti e le loro famiglie indegnamente strumentalizzati a fini politici”.

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