Erasmus, nel 2019 record di scambi per università e scuole italiane

Per il 2020 Bruxelles mette in campo 3 miliardi (+12% rispetto al 2019) per gli studenti e potenzia la cooperazione con l’Africa: 35 mila borse per universitari e prof

Scuole italiane da record

Ha 32 anni il programma Erasmus: una proposta adulta, di formazione e mobilità, che sino ad oggi ha fatto viaggiare oltre mezzo milione di studenti italiani e che nel tempo si è esteso a tutti i settori dell’istruzione, comprendendo anche gli adulti. Nel 2019, il programma, in costante rinnovamento, ha registrato il record di partecipazione di scuole: su un totale di 2.052 «partenariati scolastici» (un’azione Erasmus+ in vigore da tre anni, che consente alle scuole europee di scambiare alunni e insegnanti) approvati nel Vecchio Continente, 1.001 sono quelli di cui faranno parte gli istituti italiani. Negli ultimi due anni hanno partecipato più di 15mila scuole e nel 2020 altre 9mila scuole avranno l’opportunità di partecipare. Cresce anche la partecipazione degli universitari – +17,2% rispetto all’anno accademico 2018-19 – e degli adulti, grazie anche al budget totale assegnato all’Italia, che nel 2019 ha raggiunto i 170 milioni di euro.

Il programma fino al 2027

Dal 2021, Erasmus Plus – il programma europeo per l’Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport – si rinnoverà: nei mesi scorsi, infatti, il Parlamento europeo ha approvato il nuovo programma Erasmus 2021/27, aumentando il budget del programma a 3 miliardi di euro. Nell’ambito dell’invito, la Commissione lancerà un secondo progetto pilota sulle Università europee. L’incremento dei finanziamenti per il periodo 2021/’27 si dovrebbe tradurre in maggiori opportunità di mobilità per più persone, dagli alunni delle scuole ai agli adulti. Per dare più forza al programma, la Commissione ha anche in programma la costruzione entro il 2025 di uno Spazio Europeo dell’istruzione, che darà più potere ai giovani e alle politiche della gioventù, dell’istruzione e della cultura. Nell’istruzione e nella formazione professionale gli investimenti si concentreranno su ErasmusPro, un’azione dedicata a studenti e apprendisti che potranno trascorrere dai tre mesi e a un anno all’estero, sviluppando le loro competenze professionali e linguistiche. Nell’apprendimento degli adulti, il sostegno finanziario aiuterà a creare o rafforzare reti regionali o nazionali di staff impegnato nell’apprendimento degli adulti, in modo che possano offrire un numero maggiore di progetti di qualità per il prossimo programma Erasmus.

L’alleanza Europa-Africa

Come nel 2019, l’invito di quest’anno mira a sostenere gli scambi di studenti e personale africani per partecipare a Erasmus+. Fino a oggi, 26.247 scambi hanno già avuto luogo; l’obiettivo è supportare 35.000 persone entro il 2020, come annunciato nell’alleanza Africa-Europa per gli investimenti sostenibili e l’occupazione.

Italia al quarto posto in Europa

Nel 2019-2020, sono 262 gli istituti di istruzione superiore italiani coinvolte nella mobilità Erasmus+: Atenei, Istituti dell’alta formazione artistica musicale, Scuole Superiori per Mediatori Linguistici, Istituti Tecnici Superiori e le organizzazioni a guida di consorzi. Nello stesso periodo, tra studenti e prof sono stati 47.117 gli universitari che hanno viaggiato oltre confine: un aumento del 17,2% rispetto allo scorso anno accademico, con un budget di oltre 89 milioni di euro. Inoltre, quasi 27mila giovani europei hanno scelto il nostro Paese per un’esperienza Erasmus, motivati dall’aspetto linguistico, culturale e soprattutto dall’offerta formativa dei nostri Atenei, tanto che l’Italia si conferma per il secondo anno consecutivo al quarto posto in Europa (dopo Spagna, Germania e Francia) per numero di studenti ospitati per attività di studio, avanzando di una posizione rispetto agli anni precedenti.

Identikit dello studente Erasmus

L’agenzia Indire ha anche tracciato l’identikit dello studente Erasmus: età media di 23 anni, che diventano 25 per un tirocinante. Nel 59% dei casi è una studentessa, valore che sale al 63% quando lo scopo della mobilità è uno stage in azienda. Spagna, Francia, Germania, Regno Unito e Portogallo sono i Paesi con i quali si effettuano più scambi per studio, con una permanenza media di 6 mesi; gli studenti che svolgono tirocini in media restano 3 mesi e mezzo. Per quanto riguarda gli studenti in arrivo, i principali paesi di provenienza sono Spagna, Francia, Germania, Polonia e Turchia.

Gli atenei più attivi

L’Alma Mater Studiorum di Bologna incrementa ulteriormente il numero delle mobilità che la posizionano al primo posto in Italia con 2.808 studenti partiti nel 2017/2018; seguono l’Università degli Studi di Padova e la Sapienza Università di Roma con, rispettivamente, 1.879 e 1.536 studenti. Importante il risultato raggiunto dall’Università degli Studi di Torino, al quarto posto nella classifica. Seguono l’Università degli Studi di Milano, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Firenze, il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Palermo e l’Università Ca’ Foscari.

Gli Infoday

Per conoscere tutte le novità della Call Erasmus 2020, l’Agenzia Indire organizza una serie di Infoday in cui lo staff illustra le modalità di candidatura e tutti gli elementi necessari per presentare un progetto di mobilità o un partenariato. L’elenco completo di tutti gli incontri è disponibile sul sito erasmusplus.it

corriere.it

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