"Innovation day": ricerca e tecnologia per promuovere la nuova imprenditorialità

Sesta e ultima tappa del roadshow del Gruppo 24 Ore per approfondire le eccellenze della manifattura, dei servizi e dell’agroalimentare made in Italy

Start-up, aziende nazionali e multinazionali che investono sul territorio. Piccole e grandi imprese che hanno sposato percorsi di innovazione, ma anche atenei all’avanguardia nella ricerca sono protagonisti della sesta tappa del roadshow del Gruppo 24 Ore “Innovation Days, le eccellenze del territorio”, organizzata a Roma all’Auditorium di Confindustria a Roma. Aprono i lavori Fabio Tamburini, direttore del Sole 24Ore, Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, Virginia Raggi, sindaca di Roma e Filippo Tortoriello, presidente di Unindustria Lazio. L’evento, organizzato dal gruppo 24 Ore, è stato patrocinato da Unindustria Lazio, e ha visto in qualità di partner Tim, UniCredit, Rekeep, Acea, Aci, Ismea, Pegaso Università Telematica, Peugeot, Snam e Wavemaker.

L’iniziativa de Il Sole 24 Ore Innnovation days è «esempio di come la forza dell’Italia sia nelle sue imprese: piccole, medie, grandi». Così Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, dal palco dell’evento davanti a oltre 450 partecipanti. «Sappiamo bene che in ogni settore abbiamo aziende che vanno bene, in fase di transizione e marginali. Le imprese che vanno bene – ha sottolineato Boccia – sono quelle che hanno particolarmente investito in beni immateriali e sono diventate eccellenti in ogni funzione. Bisogna sviluppare una capacità di analisi superiore, comprendere perché alcune imprese sono eccellenti e altre no, e fare in modo che le aziende in mezzo al guado seguano il gruppo di testa. Boccia ha quindi sottolineato l’importanza di misurare le azioni di governo sulla capacità d’incidere nell’economia reale riscoprendo e rilasciando la centralità della questione industriale in Italia e in Europa. Per Confindustria una politica dei fini responsabile dovrebbe mirare a creare lavoro e a ridurre le disuguaglianze attraverso la formazione e la riattivazione dell’ascensore sociale».
Tortoriello: ricerca e innovazione per una nuova imprenditorialità
«Nel primo semestre 2019 l’export laziale di servizi alle imprese è pari a 12 miliardi, di cui 4,5 solo dal settore Ict – ha dichiarato Filippo Tortoriello, presidente di Unindustria -. Il Lazio è una regione che vanta eccellenze imprenditoriali nei settori quali aerospazio, life sciences, energie rinnovabili, circular economy, big data solo per citarne alcuni, ed ha una concentrazione irripetibile di Centri ed Istituti di Ricerca. Con l’obiettivo di rendere stabile e continuativa la collaborazione tra imprese e Università, Unindustria ha sottoscritto un Accordo quadro con le principali Università del Lazio proprio sui temi della ricerca, dello sviluppo dell’innovazione e del trasferimento tecnologico per promuovere una nuova imprenditorialità con particolare riguardo alle pmi ed alle startup innovative».
Raggi: lanciare lo sguardo verso il futuro
«Dobbiamo lanciare lo sguardo verso il futuro – ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi – dobbiamo essere pionieri dell’innovazione, leggere e interpretare il cambiamento, anticipare i tempi». Obiettivo fa ripartire l’economia della città, coordinando meglio pubblico e privato e sburocratizzando la Pa, con un futuro all’insegna della green economy. «In questa direzione va la proposta di riforma dei poteri di Roma Capitale. Roma può e deve essere un cantiere permanente di innovazione. La green economy ne rappresenta un pilastro. È questa la nostra visione: promuovere la rigenerazione urbana dei territori, ricucire il centro alle periferie. In questa direzione abbiamo dato vita a una call internazionale, attraverso l’adesione al bando internazionale Reinventing Cities, che si basa sulla trasformazione delle città seguendo dei principi di rigenerazione urbana sostenibili».
Zingaretti: Lazio prima regione italiana per l’export
«Il Lazio – Ha sottolineato all’Innovation days Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio – è la prima regione italiana per l’export, anche grazie alla capacità di innovazione di tante imprese tra aerospazio, farmaceutica ed innovazione. Ci confermiamo anche come prima Regione italiana per investimenti sulle start-up, nel 2013 c’erano 43 aziende innovative ora sono più di mille».
Tamburini: in 3mila al road show. Otto tappe il prossimo anno
«Le sfide di domani si vincono oggi», ha ricordato il direttor e del Sole 24 Ore Fabio Tamburini. Roma, ha sottolineato Tamburini, «è la sesta tappa del 2019 del roadshow Innovation Days, che ha registrato complessivamente quasi 3mila partecipanti. Un evento che ha dato voce all’economia del territorio, all’economia reale. Nel 2020 si replica in altre otto città». Tamburini ha anche ricordato che quest’anno l’export farmaceutico del Lazio «ha segnato un record nel primo semestre 2019 con un +64% e la provincia di Latina ha battuto quella di Milano». E il Lazio è «una regione dinamica anche per la creazione d’impresa, con 2mila startup nate nel 2019. E, ancora, questa regione è al primo posto nell’uso dei fondi Ue, secondo l’ultima ricerca europea sulla competitività: ne ha ottenuti quasi un miliardo, 200 milioni in più di Milano e Lombardia».
Le sfide dei mercati globali
Il dibattito si è spostato sulla spinta e le sfide poste dai mercati globali: su questo tema si sono confrontati Sergio Marullo di Condojanni, vicepresidente di Angelini Holding, Enrico Savio, chief strategy & market intelligence officer di Leonardo, e Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria. Si è parlato dell’evoluzione in atto sul fronte del settore energetico con Antonio Cammisecra, ad di Enel Green Power, Claudio Farina, executive vice president digital transformation & technology di Snam, Massimiliano Garri, chief information and innovation officer di Acea, Claudio Levorato, presidente di Manutencoop e Federico Testa, presidente di Enea.

Farina (Snam): sempre più centrali innovazione e transizione energetica
«Per Snam l’impegno nell’innovazione e nella transizione energetica vanno di pari passo. Le nuove tecnologie e il digitale – ha sottolineato Claudio Farina di Snam – stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nel nostro settore per accelerare la decarbonizzazione e rendere le reti energetiche più sostenibili, moderne e interconnesse con i territori» . E ha sottolinearo che Snam « intende essere protagonista di questa trasformazione digitale e sta sperimentando soluzioni di machine learning, intelligenza artificiale e Internet of Things sulle proprie infrastrutture».

Garri (Acea): innovazione al servizio del business
«Innovazione al servizio del business con al centro la persona, la comunità e il territorio in cui Acea opera. Rientra in quest’ottica il lavoro che stiamo svolgendo per innovare la nostra rete elettrica, dove uno degli ambiti di maggior rilievo è quello relativo all’automazione», ha detto Massimiliano Garri di Acea. «Altro tema di interesse è la mobilità elettrica secondo una logica di mobility as a service ed accessibile a tutti, evitando quindi il ‘mobility divide’. Abbiamo presentato un piano da 20 milioni di euro che prevede l’installazione entro il 2022 di 2000 colonnine di ricarica. A nostro avviso però l’innovazione non può essere solo frutto della tecnologia: è importante infatti creare una cultura dell’innovazione a 360 gradi».
Levorato: l’energia del futuro sarà quella che non consumeremo
«L’energia del futuro sarà soprattutto quella che non consumeremo. Servirà investire in fonti di energie rinnovabili, ma anche e soprattutto ridurre i consumi, in particolare degli edifici», ha sottolineato Claudio Levorato, presidente di Manutencoop. «Secondo la Commissione Europea, ben il 36% delle emissioni in atmosfera di CO2 e il 40% dei consumi energetici totali derivano dall’edilizia. La principale causa è legata alle caratteristiche degli immobili che, specialmente in Italia, risalgono per oltre il 50% a prima degli anni ‘70. Per questo motivo, lo sviluppo di un’economia sostenibile e la decarbonizzazione devono passare attraverso un aumento dell’efficienza energetica degli edifici».
I nuovi posti di lavoro legati all’innovazione
Di nuovi posti di lavoro legati all’innovazione hanno parlato Gianni Cuozzo, founder di Exein, Michele Ederone, Pomezia plant manager & managing director di P&G Italia, Marco Hannappel, ad di Philip Morris Italia, Paolo Pandozy, ceo di Engineering ingegneria informatica, Chiara Russo, founder di Codemotion, Roberto Ziliani, presidente di Slamp.
«Nel 2020 prevediamo di assumere altre mille nuove persone, di cui circa 300 nel Lazio», ha detto Paolo Pandozy, ceo di Engineering. «Un dato che conferma il trend degli ultimi esercizi al netto delle acquisizioni. Apriamo tante opportunità di crescita professionale, soprattutto per i giovani, e lo facciamo dal nord al sud indifferentemente».
Iervolino (Università Pegaso): fondamentale l’aggiornamento delle competenze acquisite
È stata quindi la volta di un focus sul ruolo agli atenei: si sono confrontati Eugenio Gaudio, rettore dell’università La Sapienza di Roma, Danilo Iervolino, presidente dell’Università telematica Pegaso, e Andrea Prencipe, rettore dell’Università Luiss Guido Carli. «L’aggiornamento delle competenze acquisite durante il percorso di studi – ha sottolineato il presidente dell’Università telematica Pegaso Danilo Iervolino – è, oggi, la vera sfida da vincere per cogliere le opportunità offerte dal mercato globale e dalla rivoluzione digitale. La nostra università si distingue perché prepara gli studenti a essere cittadini di un mondo ormai digitale e abilità a entrare da protagonisti nel nuovo mercato del lavoro, sempre più competitivo e globalizzato».
Dei nuovi servizi a disposizione per la crescita delle aziende hanno parlato Mauro Minenna, direttore generale di Aci Informatica, Elisabetta Romano, chief innovation & partnership officer di Tim, Luca Vergani, ceo di Wavemaker, e Giulio Marc D’Alberton, responsabile comunicazione Peugeot. «La trasformazione digitale in Aci si integra in un processo più ampio che la Pa deve compiere: da un contesto in cui il cittadino deve portare documenti da un ufficio all’altro si deve passare a un sistema dove il cittadino è al centro, mettendolo in grado di ricevere le informazioni che gli servono in tempo reale senza dover fornire alla Amministrazione dati che sono sovente già a sua disposizione», ha evidenziato il dg di Aci informatica Mauro Minenna. «In questa direzione va il Certificato di Proprietà Digitale (ne abbiamo emessi quasi 50 milioni dal 2015 a oggi) e il progetto PagoBollo che ha consentito solo nel 2019 di raccogliere quasi 4 miliardi di euro di tasse automobilistiche, attraverso PagoPa, con certezza del calcolo del dovuto e certificazione dell’esito del pagamento».
Romano (Tim): il 5G aprirà nuove opportunità
«Abbiamo scelto Roma tra le prime città 5G e ancora prima abbiamo realizzato sperimentazioni della rete di nuova generazione presso l’Aeroporto di Fiumicino», ha sottolineato Elisabetta Romano, chief innovation & partnership Officer di Tim. «Siamo convinti – ha detto ancora Elisabetta Romano – che il 5G aprirà nuove opportunità per le realtà territoriali, oltre a rappresentare uno strumento chiave per promuovere innovazione e digitalizzazione diffusa. Grazie alla 5G Digital Business Platform, la piattaforma innovativa di Tim che abilita i servizi digitali, e alle caratteristiche specifiche del 5G insieme alla robotica, all’intelligenza artificiale e all’Internet of Things, si stanno definendo scenari sfidanti che vogliamo percorrere anche insieme a grandi aziende partner, alle imprese, alle amministrazioni pubbliche, alle università, alle start up per accelerare lo sviluppo di soluzioni digitali: la Virtual Reality per il turismo, la sanità, l’industria 4.0, il monitoraggio del territorio e la nuova mobilità connessa e autonoma».
Vergani (Wavemaker): rivisitare l’organizzazione delle imprese
«Per gestire la trasformazione le aziende devono fortemente rivisitare l’organizzazione e la cultura stessa dell’impresa», ha dichiarato il ceo di Wavemaker Luca Vergani. «Per noi affrontare la tranformation significa sempre più aiutare i clienti nella loro crescita: con il nostro approccio all’e-commerce, ad esempio, stiamo guidando le aziende con una consulenza end to end, con una metodologia ad hoc che può prevedere un’offerta di prodotti dedicata, politiche di pricing, specifiche tecniche di generazione di traffico e conversione online».
Borriello (Ismea): i giovani certezza per la crescita dell’agroalimentare
Il futuro del cibo è l’argomento che ha chiuso i lavori. Ospiti il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, il dg di Ismea Raffaele Borriello e il co-fondatore di Elaisian Giovanni Di Mambro. Raffaele Borriello ha sottolineato come Ismea abbia «messo in campo misure capaci di mettere in circolo capitale e lavoro, fornire sostegno alle iniziative imprenditoriali e dare speranza ai giovani che vogliono investire il loro futuro in agricoltura. I giovani agricoltori italiani sono la migliore certezza per la crescita dell’agroalimentare “Made in Italy”, nella sfida imposta dall’economia digitale. Nel 2020 metteremo a disposizione 100 milioni di euro per premiare iniziative promosse da giovani che rappresentano l’energia e la creatività culturale del settore».
ilsole24ore

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Ricerca, la Waterloo italiana dei premi Erc

Next Article

Laureati Ict, in Italia crescono le opportunità lavorative

Related Posts