Quella sulle assunzioni in ruolo dei docenti di sostegno è proprio una delle maggiori emergenze della scuola italiana. Per questo, a distanza di un anno, il Tar Lazio avvisa il Ministero dell’Istruzione: se l’amministrazione non dovesse ottemperare agli obblighi prescritti dalla sentenza n.196/2019 emessa dal Tribunale Amministrativo, scatterà il commissariamento. Alla base del verdetto, c’è il sistema illogico del MIUR, che non tiene conto dei posti vacanti e procede invece con assurdi automatismi nella fase di assegnazione delle cattedre sul sostegno, con evidente pregiudizio per la didattica degli alunni.
Com’è noto, i docenti di sostegno sono di meno rispetto al fabbisogno da ricoprire. Il TAR del Lazio, aveva già stabilito che il MIUR, nell’assunzione del personale di sostegno, dovrà individuare la “[…] concreta esistenza delle condizioni legittimanti la necessità di insegnanti di sostegno, non potendosi lasciare esclusivamente all’esperimento degli strumenti di tutela la riconduzione a legittimità̀, attesa la particolare condizione della popolazione scolastica con disabilità […]”.
Quello che ancora una volta ha ribadito il Tar Lazio è che “non significa automaticamente che i posti di organico in deroga debbano confluire in quelli di diritto, ma semplicemente che la individuazione di tale ultima dotazione non possa essere ancorata sic et simpliciter a quanto esistente più di un decennio addietro, dovendosi invece puntualmente e attentamente monitorare la situazione per l’evidente aumento delle patologie individuate come rilevanti“.
“In tale quadro, prosegue il Tar, l’obbligo dell’amministrazione si traduce nella necessità di una attenta istruttoria anche verificando la concreta esistenza delle condizioni legittimanti la necessità di insegnanti di sostegno, non potendosi lasciare esclusivamente all’esperimento degli strumenti di tutela la riconduzione a legittimità, attesa la particolare condizione della popolazione scolastica con disabilità. Il ricorso deve dunque essere accolto, con annullamento degli atti in epigrafe nella parte in cui non correlano il numero dei posti di organico e in deroga a una puntuale istruttoria alla luce delle risultanze emergenti anno per anno, limitandosi a un’applicazione per così dire automatica”.
Nella pratica, in fase di assegnazione delle cattedre di sostegno, deve essere necessario considerare il rapporto posto vacante-insegnante con titolo di specializzazione. Ad oggi, fa notare il legale Sirio Solidoro che ha seguito dall’inizio la vicenda, il MIUR non ha fornito alcun tipo di riscontro circa l’esecuzione della sentenza precedente. Pertanto, è stato effettuato il ricorso per l’ottemperanza ed è stata decisa la nomina del Commissario ad acta, nel caso dovesse permanere l’inadempimento.
tecnicadellascuola
Related Posts
Via libera del Senato al ddl Valditara sul voto in condotta
Fortemente voluto dal ministro dell'Istruzione, il ddl prevede diverse novità relative al comportamento degli studenti: bocciatura con il 5 in condotta, 'esamino' con il 6 e sanzioni in caso di violenze. Il provvedimento passerà adesso alla Camera
19 Aprile 2024
Ddl Valditara, voto in condotta e sospensioni: multa fino a 10mila euro per chi aggredisce i prof
Tornano i giudizi sintetici alla scuola primaria
17 Aprile 2024
Meta lancerà entro l’anno il metaverso per la scuola, anche in Italia
Funzione dedicata, accessibile con i visori della società Quest
16 Aprile 2024
Piano estate, 400 milioni alle scuole per tenerle aperte tra giugno e settembre
I docenti potranno aderire ai progetti su base volontaria e saranno pagati per le attività, seppure nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati
12 Aprile 2024