“E’ assurdo che ancora oggi nella scuola lo sport sia considerato un’attivita’ ricreativa e non formativa”. Ad affermarlo Laura Capranica, professoressa dell’università degli studi di Roma ‘Foro Italico’ che ha ricordato che la mancanza di attivita’ fisica e’ la quarta causa di morte nel mondo occidentale.
L’occasione è stato il convegno internazionale ‘Se la scuola si mette a correre’, svolto alla Sala delle Armi del Foro Italico. Presente anche il ViceMinistro Anna Ascani “In una scuola che ormai non puo’ solo fornire conoscenze e nozioni, ma sopratutto competenze, l’educazione fisica e’ fondamentale per mettere insieme tutti i valori che la scuola insegna ai ragazzi e alle ragazze: formare alla cittadinanza e alla socialità, superare gli ostacoli e le differenze e sviluppare il rispetto degli altri. Mette insieme tutto questo con la capacita’ di vivere bene con il proprio corpo nell’ambiente e con l’educazione al benessere”.
Il Viceministro si è impegnato – leggiamo nella newsletter di Dire.it – per portare a termine il disegno di legge che prevede l’insegnamento di Scienze motorie come disciplina autonoma anche nella scuola primaria. Durante il Ministero Bussetti la Camera aveva dato il via libera al Governo per portare avanti la proposta di legge per l’insegnamento curricolare dell’educazione motoria nella scuola primaria.
Il progetto era di due ore settimanali di scienze motorie in tutte le classi elementari. Ad insegnarla non più gli insegnanti di matematica, italiano o scienze (cosiddetti docenti di posto comune) bensì professionisti laureati in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive ed adattative o in Scienze e tecniche dello sport o in possesso di titoli di studio equiparati. Il progetto si è poi arenato. Questo potrebbe essere il momento giusto per riprenderlo, in questa o altra versione.
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