Amuchina introvabile? Ad Andria gli studenti di chimica ricorrono al «fai da te»

«Il gel ottenuto – spiegano i chimici “in erba” – è un prodotto a base di ipoclorito di sodio, NaClO, portando a volume un litro di acqua distillata con 833 ml di alcol etilico al 96%, 42 ml di acqua ossigenata al 3% e15 ml di glicerina (glicerolo) al 98%»

ANDRIA – Amuchina introvabile? Gli studenti dell’istituto tecnico agrario «Lotti-Umberto I» di Andria ricorrono al fai-da-te. Come? Producendo il proprio gel disinfettante…«Umbertina». Eh sì, in piena emergenza coronavirus, ci sta che il bisogno aguzza l’ingegno.

E così tra una lezione di economia ed un’altra di matematica, tra un insegnamento di biotecnologia agraria ed un altro di letteratura italiana, alcuni studenti della storica scuola andriese hanno pensato bene di rimboccare le maniche del loro camice e dare sfogo alla propria inventiva. Chiusi all’interno dei laboratori scolastici di chimica solitamente utilizzati per le analisi e le ricerche dei prodotti agroalimentari, seguiti dai docenti Angela Sgaramella e Angelo Liso, gli aspiranti «scienziati» in men che si dica, tra provette, beute e pipette, sono riusciti a produrre un gel igienizzante del tutto simile alla tanto ricercata amuchina. Rispettando, ovviamente, quelle che sono le indicazioni dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) e applicando, è inutile dirlo, i principi attivi previsti per la produzione di prodotti igienizzanti.

«Il gel ottenuto – spiegano i chimici “in erba” – è un prodotto a base di ipoclorito di sodio, NaClO, portando a volume un litro di acqua distillata con 833 ml di alcol etilico al 96%, 42 ml di acqua ossigenata al 3% e15 ml di glicerina (glicerolo) al 98%». 
«Il risultato, per chi l’ha provato, è ottimale – commenta il prof. Cataldo Tandoi -. In un momento in cui c’è una particolare attenzione all’igiene e alla salute a causa dell’emergenza coronavirus, l’”Umbertina” lascia l mani lisce e, soprattutto, assolve egregiamente al suo scopo primario, ovvero agire direttamente sulla vitalità dei microbi presenti sulle mani, uccidendone una buona parte».
Il gel autoprodotto dagli studenti del «Lotti-Umberto I» sarà utilizzato negli ambienti dell’istituto per venire incontro alle esigenze igieniche sia degli studenti che del personale scolastico, per far fronte così alla carenza di scorte nei magazzini del territorio, evitando di pagare analoghi prodotti a prezzi esorbitanti.
«Un’esperienza voluta dagli stessi ragazzi-sono le parole del dirigente scolastico Pasquale Annese-che hanno letto il momento di criticità come un’occasione di apprendimento innovativo».

gazzetta del mezzogiorno

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