Coronavirus: chiudere le scuole serve? Cosa dice la scienza

Le «incertezze» sull’efficacia dipendono solo dal fatto che non ci sono studi sul coronavirus. Gli studi su Spagnola, suina e influenza dicono che i casi scendono dal 20 al 55% e il picco viene spostato di settimane

La misura di chiusura delle scuole servirà? Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css),  hanno chiarito in conferenza stampa che le decisioni del Governo prese con il dpcm sul coronavirus, tra cui la sospensione delle scuole, «sono coerenti» con il parere del Comitato Scientifico di cui fanno parte. 

Cautela solo perché il virus è nuovo 

Erano filtrati dubbi riguardo alle “incertezze” del mondo scientifico sulla “reale efficacia in termini di contenimento della diffusione del coronavirus” ma solo perché – è stato spiegato – «ci si muove in un quadro epidemiologico ed infettivologico totalmente nuovi» e pertanto «non ci sono evidenze scientifiche in termini di contenimento del virus derivanti dalla chiusura della scuola e sui tempi scelti». Tuttavia, «è un sacrificio che va fatto», ha chiarito Locatelli. 

Incertezza anche per i comportamenti del singolo 

«Che la misura non serva lo escludo – dice Brusaferro -. Definire quanto può aiutare a contenere, se del 10, del 20 o del 30 per cento, è qualcosa che non conosciamo. Ma è un sacrificio che serve e che va fatto», hanno ribadito gli esperti che sottolineano anche che un certo grado di incertezza deriva da come «la responsabilità e la consapevolezza di ognuno di noi siano veramente un fattore chiave, senza il quale le misure di carattere più generale rischiano di essere inefficaci». 

Studi: diminuzione dal 20 al 55% dei casi 

Dal punto di vista scientifico anche se ovviamente non esistono studi su questo virus, esistono ricerche precedenti sulla chiusura delle scuole nel corso di altre epidemie. 
Ci sono studi che dicono che quanto più a lungo sono state chiuse le scuole (insieme ad altri “interventi non farmaceutici” come l’isolamento dei casi, la quarantena familiare, la chiusura del posto di lavoro, la restrizione sui viaggi) in ciascuna delle 43 città degli Stati Uniti durante la pandemia di influenza Spagnola del 1918, tanto più basso è stato il tasso di mortalità finale. 
In un altro studio pubblicato su Nature
 nel 2006, si calcola con modelli matematici l’impatto della misura su’un eventuale influenza pandemica e si mostra che si sarebbe una diminuzione dei casi del 26% e il picco dell’epidemia sarebbe rallentato di 16 giorni. 
Uno studio italiano del 2016 pubblicato su BMC Infectious Diseases e realizzato sui dati dell’influenza “suina” del 2009 H1N1 ha mostrato come “le strategie di chiusura graduale della scuola (cioè chiudere prima alcune classi, poi l’intera scuola) potrebbero aver portato a una riduzione del tasso di incidenza fino al 20-25% e a una riduzione dell’incidenza settimanale fino al 50–55%, al costo di circa tre settimane scolastiche perse per ogni studente. 
L’analisi delle chiusure scolastiche in Giappone durante l’influenza pandemica da H1N1 nel 2009 ha mostrato il numero cumulativo di studenti infetti diminuito dell’8% e il picco massimo del 24%. 
Anche l’Oms nelle raccomandazioni ai Paesi interessati da focolaio, nelle linee guida consiglia di prendere in esame, tra le misure restrittive, la chiusura delle scuole.

Bambini trasmettono virus 

Ricordiamo anche che i bambini e ragazzi seppure soffrono meno per il COVID-19, si ammalano lo stesso e anzi possono trasmetterlo con lievi sintomi contribuendo alla diffusione, come mostra un nuovo studio cinese sul coronavirus. «Ci sono alcune evidenze: ad esempio bambini e adolescenti che stanno benissimo, ma hanno l’infezione e trasmettono il virus; di questo dovremo capire il perché. È quindi possibile che le scuole facciano da amplificatore. Inoltre se si bloccano le scuole si bloccano molti dei movimenti per le città in ore di punta con mezzi di locomozione affollati», ha chiarito Massimo Galli, infettivologo e primario dell’ospedale Sacco di Milano su Skytg24.

corriere.it

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