Nasce "Officine Italia", lasciamoci ispirare dai giovani

Al via “Officine Italia” un progetto tirato su da giovani, studenti, ricercatori, professionisti che provano a mettersi insieme per dare una spallata alle problematiche degli ultimi mesi e guardare al futuro con fiducia

Al via la prima uscita di “Officine Italia“, un progetto tirato su da giovani, studenti, ricercatori, professionisti che provano a mettersi insieme per dare una spallata alle problematiche degli ultimi mesi e guardare al futuro con fiducia.

Sono giovani, giovanissimi, i ragazzi di Officine Italia, hanno fra i 20 e i 30 anni e sono sparsi in giro per lo stivale e nel resto del mondo. Hanno capito che l’unico modo per costruire un futuro sano, è quello di fare massa critica, anche se non possono ancora vedersi, stringersi le mani, la loro energia sta passando attraverso la rete come una scarica di adrenalina che non li fa dormire di notte.

In che modo esordiranno oggi? Quali sono le idee in campo? Corriereuniv.it lo ha chiesto a due dei giovani protagonisti dell’evento di questo fine settimana, Chiara Pannacci e Salvatore Mastrullo.

Chiara parla in collegamento da Amsterdam, lei è romana, si è laureata in economia alla Luiss a novembre e lavora in Cisco. “In questo periodo difficile, avevamo voglia di sentirci vicino casa, ma soprattutto di dare un contributo di progettazione del futuro. Non è una risposta al Covid, ma il Covid è stato uno stimolo a metterci in moto”

“L’idea è nata da un gruppo di ragazzi che fanno parte dell’associazione “future maker” , continua Chiara, abbiamo bussato alle porte di tante associazioni, di universitari, ricercatori e la risposta è stata incredibile. Siamo partiti in 6 e ora siamo già 54 con 2030 richieste di partecipazione e 1400 ragazzi coinvolti”.

In Concreto, oggi si terrà un concorso di idee, proposte da singoli team che sono stati formati dagli organizzatori, e ciascuno dovrà portare idee pratiche per aiutare la società, le persone, le imprese a riprogettare il futuro dopo la crisi mondiale di questi ultimi mesi. Si parte da tre temi: La bellezza, il talento e il network. Fra i progetti proposti dai team, saranno selezionati, da una giuria apposita, quelli proclamati vincitori, su cui lavoreranno i giovani di Officine Italia, aprendo così la loro fase 2.

Dicevamo di tanti ragazzi sparsi per il mondo: Boston, Singapore, Amsterdam, quasi a ricordare che il modo di pensare dei giovani di oggi, guarda oltre i confini del proprio Paese. Un modo globale di coinvolgere i cittadini e di aggregarli su temi che appartengono a tutti.

Salvatore Mastrullo, è uno studente della Federico II di Napoli ed è un giovane molto attivo sul fronte delle iniziative culturali e civiche. Anche lui, come Chiara, ci trasmette un grande entusiasmo: “Siamo un gruppo di giovani che non stanno dormendo la notte, vogliamo fare qualcosa per il nostro futuro, essere forza motrice di un pronto cambiamento”.

“Lasciamoci ispirare”, il titolo che apre i lavori di oggi, con molti ospiti moderati dalla collega di Sky Mariangela Pira. Roberto Cingolani, chief technology&innovation officier Leonardo, Ersilia Vaudo Scarpetta, chief diversity officier, European Space Agency, Agostino Santoni, chief executive officier, Cisco Italia, Roberto Morassaut, sottosegretario ministero Ambiente, Mario Calabresi, giornalista e scrittore.

Non mancherà all’evento, una nota enogastronomica. Lo chef stellato Pasquale Palamaro, dal Regina Isabella di Ischia, cucinerà per tutta la community di “Officine Italia”. Menu a sorpresa ma facile che salti fuori qualche spigola dal Golfo.

Mariano Berriola

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