Università, riduzione delle tasse e aumento borse di studio. Manfredi: "nel dl rilancio, fino a un miliardo e 400 milioni per atenei e ricerca".

Gaetano Manfredi

Una bella boccata di ossigeno per gli atenei italiani e buone prospettive, per gli studenti, di vedersi abbassare le tasse e contemporaneamente rimpinguare le borse di studio. Buone notizie anche sul fronte della ricerca dove, grazie alle risorse in programmazione, dovrebbero trovare spazio altri 4000 posti di ricercatore per arrivare ad un totale di oltre 5600 posti complessivi. Non c’è che dire, una grande bella notizia, soprattutto per la possibilità di mettere nuovo carburante nella macchina della scienza e dello studio che è stata fin troppo mortificata negli ultimi anni.

Mai come in questo periodo così delicato, si è colto il valore della ricerca, delle conoscenze e delle competenze. Le risorse predisposte dal Governo a favore del mondo dell’università rappresentano un investimento più che una spesa.

“Il presidente Conte ha mostrato una sensibilità unica verso il mondo dell’Università e della Ricerca, che oggi più che mai va sostenuto alla luce della battaglia che stiamo conducendo contro il Covid 19. Il governo sta lavorando per inserire nel dl Rilancio una cifra pari a circa un miliardo e 400 milioni di euro. Risorse utili per rafforzare il sistema universitario, ridurre le tasse e aumentare le borse di studio per gli studenti, assegnare altri 4mila posti da ricercatore oltre ai 1600 già deliberati, investire su un grande programma di ricerca nazionale, che rappresenta una grande opportunità per i nostri talenti, in Italia e all’estero, pronti a dare un contributo alla ripartenza del Paese. Il premier, che ringrazio, non soltanto ha accolto la mia proposta ma l’ha anche promossa con il ministro Gualtieri, che a sua volta si sta spendendo per investire sull’Università e la Ricerca risorse finora impensabili. Perché proprio partendo dalla competenza e dal talento dei giovani potremo rilanciare ancora meglio l’Italia”.

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  1. solo una toppa rispetto ai tagli subiti. tanto rumore x qualche briciola, lo sa il ministro che i precari sono oltre 50.000. cosa pensa di farci ? li potrebbe mandare a raccogliere i pomodori, con tutto il rispetto per i supersfruttati braccianti immigrati

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