Azzolina e le Regioni verso l'accordo: "Si torna a scuola il 14 settembre"

Riaprire le scuola a settembre, il suono della campanella è fissato per il 14. La ministra Lucia Azzolina accoglie la proposta delle Regioni di non posticipare a dopo l’Election Day – il 20 e 21 settembre ci sono le regionali, almeno per ora – il rientro nelle aule. Lo si legge in una nota del ministero: “Il Decreto Scuola, recentemente convertito in legge – si precisa – stabilisce che dal primo settembre le scuole potranno riaprire per le attività legate al recupero degli apprendimenti”.

Per quanto riguarda invece “l’inizio ufficiale delle lezioni, come già specificato nella giornata di ieri”, scrive il ministero, “la decisione dovrà essere presa insieme alle Regioni, a cui sarà proposta la data di lunedì 14 settembre, con l’obiettivo di tornare alla piena normalità scolastica il prima possibile”. Spetta alle Regioni decidere il calendario scolastico e ogni anno l’avvio era scaglionato. Quest’anno per esempio, prima della pandemia, Bolzano aveva deciso di partire il 7 settembre, il Veneto l’11, la Lombardia il 14, la Toscana e l’Emilia il 15, il Friuli il 16. Poi è arrivata l’emergenza sanitaria e la sospensione delle lezioni. Il decreto Scuola ha dunque previsto, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, la possibilità di una data di inizio comune.

Le Regioni, con il governatore Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), che è anche presidente della Conferenza, e Giovanni Toti (Liguria), avevano sollevato già la scorsa settimana il nodo delle elezioni chiedendo che si utilizzasse la prima domenica utile entro metà settembre “anche al fine di garantire il regolare avvio dell’anno scolastico”. Aveva incalzato Bonaccini: “Io e Giovanni Toti abbiamo già detto, a nome della conferenza delle Regioni, che si dovrebbe votare alle regionali, previste in 6 Regioni, entro la metà di settembre. Non alla fine del mese, come chiedono alcune forze politiche. Altrimenti le scuole, tra seggi e sanificazione, aprirebbero addirittura a ottobre. E per me sarebbe surreale”.

Ma il governo procede spedito verso un Election Day (regionali, voto in oltre mille Comuni e per il referendum sul taglio dei parlamentari) il 20 e 21 settembre. Dunque il rischio era di aprire le scuole dopo, il 23 settembre. Immediata la sollevazione dei genitori con il comitato “Priorità alla scuola” che ha annunciato una nuova mobilitazione il 25 giugno nelle piazze italiane. “Apriamo presto e in sicurezza le scuole: è un segnale positivo e importante che la ministra  Lucia Azzolina e le Regioni si stiano orientando per riportare le nostre ragazze e i nostri ragazzi tra i banchi il 14 settembre” commenta Gianluca Vacca, capogruppo M5s in commissione Cultura della Camera.

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